Secondo quanto riportato dall’Agenzia Nova, la netta vittoria del primo ministro giapponese uscente, Shinzo Abe, alle elezioni per il rinnovo della Camera bassa di ieri stamattina hanno spinto ad un ulteriore rialzo l’indice giapponese Nikkei, che venerdì scorso aveva chiuso la sua 14ma seduta consecutiva in rialzo, un record eguagliato per l’ultima volta nel 1961.
Nelle ultime due settimane l’indice, che contiene i titoli delle 225 maggiori compagnie quotate alla Borsa di Tokyo (Tse) ha guadagnato in media 9,12 punti al giorno (più 0,04 per cento), ed oggi ha chiuso a 21.457,64 punti, ai massimi dal 18 ottobre 1996. Stamattina l’indice azionario giapponese ha guadagnato 200,61 punti base (più 0,93 per cento). Se il Nikkei chiuderà in rialzo anche la seduta di oggi, si tratterà della 15ma giornata di rialzo consecutiva, un record assoluto dall’apertura di quella piazza d’affari nel 1950. Lo yen, frattanto, è calato ai minimi da tre mesi sul dollaro, per effetto della conferma delle urne alle politiche espansive del premier uscente (“Abenomics”).
Il dollaro ha guadagnato questa mattina lo 0,38 per cento rispetto alla divisa giapponese, a 113,93 yen; si tratta del cambio più elevato dallo scorso luglio, quando il dollaro aveva toccato quota 114,49 yen. Lo yen ha perso terreno anche rispetto all’euro, nonostante quest’ultimo risenta della crisi secessionista della catalogna.