Giancarlo Giorgetti è stato negli Usa. Ha incontrato il genero di Trump Jared Kushner e il segretario al Tesoro Mnuchin. Il viaggio oltreoceano del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio avviene in un momento “delicato” per il governo italiano, alla luce delle prossime elezioni per le europee che inevitabilmente provocheranno delle ripercussioni negli equilibri di maggioranza. Giorgetti ha voluto tranquillizzare gli investitori americani, spiegando la bontà della manovra economica italiana. L’amministrazione Trump dal canto suo “non è preoccupata per la stabilità del governo italiano, ma chiede un esecutivo credibile”.
Gli americani sono preoccupati del rallentamento della crescita dell’eurozona e dell’Italia. L’Italia ha bisogno di alleggerire la pressione fiscale (flat tax) e attuare politiche che favoriscano gli investimenti. Giorgetti assicura che esiste già un decreto legge al vaglio delle commissioni. Nel provvedimento sono contenuti proprio quegli argomenti rivolti alla crescita. Si parla di sburocratizzare le procedure per l’affidamento dei lavori pubblici e lo stop delle esplorazioni nel settore energetico, dove diverse aziende americane minacciano di portare il governo in tribunale.
Alcuni funzionari americani hanno contestato all’Italia il fatto che non sia stato ancora appoggiato il presidente ad interim venezuelano Guaidó. Giorgetti, al riguardo, ha precisato che l’Italia sta trattando la vicenda con molta cautela per la presenza di una forte comunità italiana nel Paese. Sulla questione di affidare ai cinesi di Huawei lo sviluppo di tecnologie come il nuovo network 5G gli americani si aspettano che gli alleati siano cauti nella scelta.