Accogliamo le proposte di Giuseppe Conte.  Merkel e Macron concordano le valutazioni italiane

Il premier italiano Giuseppe Conte durante l’incontro con la  cancelliera tedesca Angela Merkel ha messo sul tavolo le carte più pesanti. La questione dei migranti e la creazione di un fondo dedicato alla povertà, con un’attenzione particolare verso i minori. Durante il vertice franco-tedesco in Germania la Merkel e Macron hanno dato importanti aperture alle richieste italiane.

La Merkel ha concordato tutti i punti proposti da Giuseppe Conte. Il premier italiano ha anche informato la cancelliera dell’intenzione di chiedere al Consiglio di fine giugno a Bruxelles di indirizzare i fondi europei per il Reddito di cittadinanza. Una  richiesta fondamentale per permettere al governo M5S di mantenere le sue promesse elettorali. Due gli avvertimenti di Giuseppe Conte all’Europa.  Se non si troveranno “soluzioni europee” alla questione migranti il rischio è l’uscita da Schengen e il blocco alla libera circolazione di persone. Poi  “l’aspettativa italiana” di una riforma dell’Unione monetaria nel senso della condivisione dei rischi perché “la convergenza dell’area dell’Euro è ancora insufficiente”. Alla base, un unico concetto, ripetuto come un ritornello più e più volte anche dai precedenti governi: “L’Italia non può essere lasciata sola”. Conte e Merkel si sono poi detti concordi sulla necessità di rafforzare la “difesa delle frontiere esterne con Frontex”, ponendo come uno dei primi obiettivi la lotta agli scafisti e lo stanziamento di un fondo per l’Africa.  “L’Ue deve contrastare i traffici illeciti di esseri umani, controllare efficacemente le frontiere esterne e gestire i problemi legati ai richiedenti asilo”, ha chiesto il presidente del consiglio italiano e ha sottolineato anche l’esigenza che l’Europa intera dia prova di “rinnovata e concreta solidarietà” in Libia, sostenendo le autorità libiche nel contrasto delle bande armate. Prioritari infine per il presidente del Consiglio sono i temi sociali e in particolare il lavoro e la lotta alla povertà, sui quali Conte ha annunciato alla cancelliera tedesca che il suo governo promuoverà alcune  riforme importanti. “In sede di discussione del quadro finanziario faremo pesare la nostra voce per orientare i fondi europei verso misure di sostegno proprio a favore dell’inclusione sociale. Il Governo italiano ha sottolineato Giuseppe Conte vuole  combattere la povertà ed aiutare i disoccupati a reinserirsi nel mondo del lavoro.

In Italia il ministro dell’interno Matteo Salvini, incurante delle critiche, ai microfoni di Telelombardia ha continuato a parlare della questione dei migranti e delle procedure, “lente” per l’identificazione. In Italia, ha precisato il capo del Viminale,  ci sono circa 130 mila pratiche pendenti e impieghiamo 11 mesi per iniziare la pratica di identificazione, contro i sei mesi dell’estero. Sei mesi potrebbe essere una tempistica ragionevole ma occorre assumere personale e ridurre gli sbarchi. Poi Salvini si è soffermato sul fatto di dover ridurre la spesa per migrante. “In Italia spendiamo 35 euro al giorno, in tutti gli altri Paesi spendono meno”. Stiamo lavorando per ridurre questi 5 miliardi: vediamo se le coop con il cuore d’oro continueranno ad accoglierli anche se tocchiamo loro qualche soldo nel portafoglio”, ha aggiunto. L’obiettivo del governo, ha continuato Salvini, è quello di avere “maggiori controlli, minori sbarchi, meno morti e maggiori espulsioni. L’Europa finalmente torna ad ascoltarci, il premier Conte era a Parigi la settimana scorsa, poi a Berlino. Io incontrerò i ministri olandese e austriaco e finalmente tutti dicono che l’Italia non può rimanere sola e che dobbiamo controllare le frontiere”. Presto, ha concluso, risentiremo anche il governo di Malta. “Abbiamo sentito il presidente del Consiglio maltese, che ci ha detto ‘da noi non arriva nessuno’. Lo risentiremo anche nelle prossime ore, perchè altri immigrati partiranno. Lavoro giorno e notte perchè l’estate 2018 abbia meno morti, maggiori controlli e maggiori espulsioni.

 

 

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