Gli Stati Uniti hanno chiesto all’Onu di imporre un embargo internazionale sulle armi al Sud Sudan, un Paese nato nel 2011 sotto gli auspici di Washington, dove l’ennesimo tentativo di cessate il fuoco è naufragato il mese scorso.
L’ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite, Nikki Haley, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza che il governo del presidente Salva Kiir “dimostra sempre di più di essere un partner inadeguato” per guidare gli sforzi di pace per la nazione più giovane del mondo, impantanata da quattro anni in una guerra intestina.
L’ambasciatore nella sua dichiarazione ha aggiunto che “È arrivato il momento di accettare la dura realtà, che i leader del Sud Sudan non solo stanno deludendo il loro popolo, ma lo stanno tradendo”, e ha invitato i leader africani a considerare il governo responsabile per le sue azioni.
Secondo Haley un embargo sulle armi “in realtà aiuterebbe la popolazione del Sud Sudan a rallentare la violenza, a rallentare il flusso di armi e munizioni e a proteggere vite innocenti”.