Gli Stati Uniti hanno testato un missile a lungo raggio con capacità nucleare, una dimostrazione di forza nei confronti di Cina e Russia.
L’Air Force Global Strike Command ha lanciato due giorni fa il missile balistico intercontinentale Minuteman III (ICBM) disarmato dalla base californiana della Vandenberg Space Force. Era diretto nel Pacifico.
“La nostra triade nucleare (capacità nucleare da terra, mare e aria ndr) è la pietra angolare della sicurezza nazionale del nostro Paese e dei nostri alleati in tutto il mondo“, ha affermato il colonnello Chris Cruise, comandante del 576th Flight Test Squadron che ha poi aggiunto: “Questo lancio prova dimostra come la flotta di missili balistici intercontinentali della nostra Nazione è un sistema d’arma altamente affidabile. Il lancio ha dimostrare le abilità e l’esperienza del nostro personale addetto alla manutenzione delle armi strategiche e dei nostri equipaggi missilistici, che mantengono una vigilanza altissima per difendere la propria patria”.
Il test è stato ritardato per due volte: a marzo scorso e questo mese. Il motivo è da ricercare nel tentativo di calmierare le tensioni diplomatiche con Pechino e Mosca. La Cina è risentita per l’ interferenza degli Stati Uniti con la questione dell’isola di Taiwan, mentre la guerra in Ucraina ha portato le relazioni USA-Russia al punto più basso dalla Guerra Fredda.
L’esercito cinese ha organizzato questo mese esercitazioni su vasta scala nello Stretto di Taiwan in risposta a una visita sull’isola due settimane fa di Nancy Pelosi, presidente della Camera dei rappresentanti. Pelosi è stato il politico americano di grado più alto a visitare Taiwan da 25 anni. La Cina considera Taiwan, che è una democrazia, parte del suo territorio e non ha mai rinunciato all’uso della forza per portarla sotto il suo controllo.
L’Aeronautica americana (USAF), in una nota, ha negato che il test di ieri fosse una dimostrazione muscolare: “Questo lancio prova fa parte delle attività di routine e periodiche volte a dimostrare che il deterrente nucleare degli Stati Uniti è sicuro, affidabile ed efficace. Tali test si sono effettuati per oltre di 300 volte prima e questo test non è il risultato degli eventi mondiali attuali”.
Il test missilistico, tuttavia, non è passato inosservato in Russia e soprattutto in Cina, che negli ultimi anni ha cercato in modo aggressivo di rafforzare la sua posizione nel Pacifico. L’esercito cinese, in risposta, ha affermato di aver condotto altre esercitazioni vicino a Taiwan lunedì scorso, quando un gruppo di membri del Congresso americano ha visitato Taiwan, incontrando il presidente Tsai.
Il missile testato ieri dagli Usa trasportava un veicolo di rientro di prova, che in un conflitto strategico potrebbe essere armato con una testata nucleare. Il veicolo di rientro ha percorso circa 4.200 miglia (6700 Km) fino all’atollo di Kwajalein nelle Isole Marshall nel Pacifico. All’inizio dell’anno gli Stati Uniti avevano circa 3.700 testate nucleari. La Cina mantiene un numero molto inferiore di testate nucleari, che si pensa sia di circa 200, anche se un rapporto del dipartimento della difesa statunitense lo scorso anno prevedeva che il numero potrebbe quadruplicare entro il 2030.