Stando agli ultimi dati diffusi dai Centers for Disease Control and Prevention le vite americane sono in media più corte di quelle di altre nazioni ricche e il divario è sempre più ampio.
Fino al 1979, il tipico americano aveva un’aspettativa di vita di circa 73,9 anni, 1,5 anni in più rispetto a un bambino di uno degli altri paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – un gruppo di 35 nazioni ricche, prevalentemente occidentali, che invece, aveva un’aspettativa di vita di circa 72,3 anni.
Ma nel 2015 questo divario si è capovolto. L’americano medio nato in quell’anno viveva un pò meno di 79 anni, mentre il bambino nato in un paese dell’OCSE viveva quasi 81 anni.
Nel 2016, l’aspettativa di vita degli Stati Uniti è diminuita per il secondo anno consecutivo, un evento statistico che non si è verificato dall’inizio degli anni ’60. I numeri per i rimanenti paesi dell’OCSE non sono ancora disponibili, ma se le tendenze precedenti continuano, il divario tra gli Stati Uniti e il resto del mondo ricco è destinato a crescere ancora di più.
Gli Stati Uniti rimangono uno dei paesi più ricchi del mondo. Allora, cos’è successo? Possiamo iniziare con il sistema di assistenza sanitaria, che è qualcosa di disastroso. Negli Usa si spendono migliaia di dollari in più pro capite sull’assistenza sanitaria rispetto a qualsiasi altro paese al mondo, ma in cambio si vive una vita più breve rispetto alle persone nella maggior parte delle altre nazioni ricche. Mentre la cura in sé, generalmente, è abbastanza buona, l’accesso ad essa rimane discutibile: gli Stati Uniti sono l’unico paese dell’OCSE senza una sorta di copertura sanitaria universale, e come risultato milioni di americani non hanno alcuna forma di assicurazione sanitaria.
La recente abrogazione del mandato individuale dell’Affordable Care Act farà sì che, nel prossimo decennio, quel numero si ingrandisca di altri milioni. Anche la violenza sta mettendo a repentaglio l’aspettativa di vita degli americani. Uno studio del 2016 ha rilevato che “i tassi di omicidio negli Stati Uniti sono stati 7,0 volte più elevati rispetto ad altri paesi ad alto reddito. Il facile accesso alle pistole è il fattore principale.
Altri elementi che influiscono negativamente sulla durata di vita degli americani sono gli stili di vita: consumo di tabacco, obesità, malattie e differenze sostanziali nelle politiche pubbliche negli Stati Uniti e in altri paesi dell’OCSE:
- Gli Stati Uniti spendono molto meno denaro pubblico per l’assistenza della prima infanzia rispetto a quasi tutti gli altri paesi dell’OCSE;
- Gli Stati Uniti sono l’unico paese ad alto reddito al mondo che non impone un congedo di maternità retribuito. Idem per malattia e ferie.
- Le indennità di disoccupazione degli Stati Uniti sono meno generose che nella maggior parte degli altri paesi dell’OCSE;
- Poiché il sistema fiscale americano favorisce le imprese e quindi gli imprenditori e le i possessori di capitali, questo crea un aumento della disuguaglianza economica sociale rispetto agli altri paesi dell’OCSE.
Uno studio pubblicato lo scorso dicembre ha messo in luce che “lo svantaggio di mortalità degli Stati Uniti è, in parte, uno svantaggio dello stato sociale”. Gli americani stanno morendo giovani, in parte, a causa delle scelte politiche deliberate che hanno compiuto nel corso dei decenni: rifiutando l’assistenza sanitaria per i singoli paganti, tagliando le tasse ai ricchi, perdendo il reddito base universale, abbandonando l’assistenza all’infanzia universale.
Queste scelte distinguono gli USA sempre di più dal resto del mondo ricco.