(di Massimiliano D’Elia) Governo neutrale, governo di scopo, governo del presidente, governo di tregua, governo di minoranza ed infine “bellissimo” governo balneare.
Ogni giorno viene coniato un termine indefinito per identificare l’indefinibile, perché non si vuole prendere una decisione, secondo il voto degli italiani. Non si riesce a comprendere come mai non possa essere data alla coalizione di centrodestra  una possibilità di cercare la maggioranza in Parlamento. Si preferisce  conferire l’incarico ad un Governo “neutrale” che avrebbe, comunque, risibili possibilità di ricevere un sostegno credibile in Parlamento. Una contraddizione tra le contraddizioni dove chi ne paga le conseguenze sono gli italiani e l’Italia. Fuori dai confini c’e’ un mondo che si muove molto velocemente dove i vari paesi pensano strategicamente alle mosse da fare sullo scacchiere internazionale. Noi dentro “l’orto” Italia stiamo subendo da 65 giorni tatticismi, liti e quant’altro pur di non consentire a quello o a quell’altro di sedersi a Palazzo Chigi. Davvero ridicoli ed irresponsabili ma soprattutto irrispettosi della Nazione che rischia di essere sempre più isolata e penalizzata dai partner europei. In Italia, in questi giorni, si parla di scandalo solo riferendosi alla Juventus, Orsato etc, etc. Lo scandalo vero, invece, del teatrino della politica, lo subiamo come una faccenda lontana e  che non ci riguarda.
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da buon arbitro, le ha provate tutte e non si riesce a capire perchĂ© non voglia, però,  conferire a Matteo Salvini la possibilitĂ di trovare la maggioranza in Parlamento, tanto peggio di così …..! Si dice che Salvini sia filo russo e anti europeo e che sia colluso (la Lega) con finanziamenti passati da parte di Silvio Berlusconi, appunto passati.
Tutti pettegolezzi e false/mezze verità che rischiano di ridicolizzarci oltremodo all’estero. A questo punto il Presidente Sergio Mattarella deve dare un segnale chiaro e forte senza attendere una sintesi “poco credibile” da parte delle varie componenti politiche, già vittime di una scellerata legge elettorale.