Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Omicron raggiungerà tutti, non c’e’ scampo. Non c’e’ dubbio che entro la fine del 2022, salvo che arrivi un’altra variante, quasi tutta la popolazione avra’ incontrato questa variante. Chi e’ vaccinato sara’ piu’ protetto e potra’ avere probabilmente una forma piu’ leggera“.
Di fronte alla forte preoccupazione degli scienziati, anche se la variante Omicron ha dimostrato di causare sintomatologie più vicine ad un comune raffreddore, il Governo corre ai ripari. Nel frattempo le vaccinazioni in Italia spiccano il volo: ieri sono state inoculate 92mila prime dosi e da inizio gennaio, quando è stato annunciato l’obbligo di vaccino per gli over 50, sono state fatte in Italia quasi 685mila prime dosi. Andando avanti di questo passo si arriverà ad oltre il 90% di immunizzati.
Le misure di febbraio. Da febbraio si entra con il certificato verde, base o rafforzato, quasi dappertutto, tranne che in supermercati, alimentari, ospedali e farmacie. Si sta ancora decidendo sui negozi di intimo, edicole e tabaccai e sulle regole del conteggio dei ricoveri. Con il prossimo Dpcm il Governo stilerà la lista definitiva delle uniche attivita’ ancora aperte a persone senza tampone, ne’ siero, ovvero quelle sprovviste di Green pass. Il provvedimento servira’ a chiarire quanto contenuto nell’ultimo decreto anti-Covid, secondo cui il lasciapassare ‘base’ sara’ necessario dal primo febbraio anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e attivita’ commerciali, ad esclusione dei servizi necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.
Rimane però il dibattito ancora aperto su alcuni punti. Sara’ sicuramente possibile andare dal medico, dal veterinario, andare a denunciare un reato, entrare in tribunale per testimoniare o accedere a determinate attivita’ per esigenze urgenti di tutela dei minor. La bozza messa a punto dal ministero della Pubblica amministrazione prevederebbe un numero limitato di eccezioni, guidate dal criterio dell’urgenza, ma il ministero dello Sviluppo Economico starebbe spingendo per una lista piu’ ampia che includa anche tabaccai, edicole, librerie, negozi di giocattoli.
Dal 20 gennaio invece, secondo quanto già stabilito dall’ultimo decreto, barbieri, parrucchieri ed estetisti dovranno gia’ chiedere il certificato verde base, quello ottenibile anche con un tampone, ai propri clienti.
Resta sul tavolo, nonostante lo stop momentaneo del ministero della Salute, anche la questione della modifica del conteggio dei ricoveri Covid invocata da piu’ parti, in primis dai governatori. Su questo punto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri è d’accordo sulla necessita’ della revisione, che potra’ essere fatta nei prossimi giorni, forse entro un paio di settimane, con una distinzione tra coloro che sono positivi al virus ed i malati: “la comunicazione dei dati deve essere aggiornata e la nuova fase dell’epidemia deve portarci entro breve a rivedere le regole soprattutto per la gestione degli ospedali“.
A conforto della nuova linea che si vuole adottare il parere delll’Oms sull’Italia: “si sta avvicinando moltissimo al picco di Omicron“. L’ Oms, tramite il direttore europeo, Hans Kluge ha elogiato la strategia del governo italiano contro la pandemia: “stanno seguendo la strada giusta con vaccinazioni, dosi booster e mascherine“.