(di Francesco Matera) “Più che il partito di Conte credo spaventi molto di più i parlamentare del M5s il limite dei due mandati. La maggior parte dei parlamentari ha fatto due mandati, compresi i big, e nel M5s non ci si può più ricandidare. Credo che molti siano interessati al progetto di Conte anche per questo”. Lo ha detto Maria Elena Boschi al Tg4. “Quello che sta succedendo al M5s “conferma che Italia viva aveva ragione a pensare che Conte non fosse il miglior presidente del Consiglio per il Paese, visto che Grillo lo ritiene non all’altezza di guidare il Movimento”, ha aggiunto la capogruppo di Iv alla Camera.
Probabilmente l’onorevole Boschi ha ragione, anche se la crisi interna del Movimento forse ha radici più nobili. Oggi la creatura di Grillo e Casaleggio si è spaccata in due anime: quella rimasta ancorata agli ideali e valori che hanno portato al successo elettorale affidandosi alla pratica della democrazia diretta e quindi alla base e quella che vorrebbe trasformare la realtà delle 5 stelle in un partito vero e proprio. Non a caso Giuseppe Conte ha lavorato per cambiare i documenti costitutivi principali. Al riguardo molti deputati e senatori, hanno detto a chiare lettere di voler conoscere i contenuti della bozza dello statuto e della ‘carta dei valori’.
“Se ho un invito volentieri. Ci mancherebbe, sono sempre a disposizione dei parlamentari”. Cosi’ uscendo dalla sua abitazione Giuseppe Conte risponde a chi gli chiede se presentera’ lo statuto M5s ai parlamentari.
Davide Crippa si e’ proposto per portare avanti la richiesta. Ha alzato il telefono ed ha chiamato Beppe Grillo per confrontarsi sullo statuto, lo stesso ha fatto con Giuseppe Conte. Un’operazione che però potrebbe essere vanificata perchè e’ attesa la pubblicazione della “lista” di Grillo dei 5 candidati al direttorio sul suo blog o sul ritrovato blog delle Stelle, ora in mano a Casaleggio. La procedura prevederebbe che prima siano i candidati a proporsi, ma in questo frangente nessuno, si racconta in Parlamento, si stupirebbe di trovarsi la cinquina da votare bella e pronta. E’ con questa eventuale lista che si potrebbe misurare la reale consistenza dei futuri eventuali gruppi: quello di Grillo e quello di Conte. Tutto dipendera’ dai nomi che verranno indicati. Se esponenti come Luigi Di Maio o Roberto Fico dovessero essere inclusi, la strada per la eventuale creazione di gruppi di Conte sarebbe molto piu’ in salita. Intanto Vito Crimi ha risposto all’ultimatum lanciato da Beppe Grillo che ha chiesto di poter procedere alla votazione del direttorio a 5, l’ultimo atto di detronizzazione del candidato Conte alla leadership del Movimento. A sorpresa il reggente Vito Crimi ha pero’ annunciato a Grillo che la votazione potra’ avvenire ma non su Rousseau, come chiesto dal garante, ma su Sky Vote, la piattaforma di voto che aveva scelto Giuseppe Conte dopo la migrazione dei dati degli iscritti dal sito dell’associazione di Davide Casaleggio. La decisione arriva dopo che un gruppo di eletti 5 Stelle aveva diffidato il Comitato di garanzia, il suo presidente e i suoi membri, a porre in essere quanto necessario per procedere alla votazione su Rousseau. Riservandosi anche di adire le competenti sedi giudiziarie, anche in via risarcitoria, per lesione dei diritti associativi e politici dei sottoscritti, in caso di inottemperanza.
La guerra intestina del Movimento delle Stelle servirà a dare una nuova identità politica o suggellerà lo status quo dove convivono in maniera disordinata molteplici ambiguità?