Il generale Khalifa Haftar ha respinto un’offerta di condivisione del potere avanzata dal premier libico Fayez Al Sarraj. La notizia è stata resa nota da un autorevole quotidiano panarabo.
Fonti anonime dell’esercito nazionale libico guidato da Haftar, attraverso il sito del giornarel Asharq Al-Awst, ha fatto sapere che la proposta – frutto di una mediazione operata da almeno due paesi arabi – è stata presentata al generale circa due settimane fa da un “inviato personale di Sarraj.
L’offerta prevedeva la creazione di un nuovo consiglio presidenziale e di un nuovo governo prima delle elezioni proposte dall’Onu. Sarraj proponeva inoltre di rendere Haftar capo dell’ “establishment militare” con l’inquadramento del ministero della Difesa “sotto la leadership dello Lna”, assicurando inoltre al generale una “quota nei portafogli” ministeriali.
Haftar ha però respinto la proposta affermando di non riconoscere la legittimità di Sarraj, il cui mandato è formalmente scaduto a dicembre. Il sito segnala inoltre un “balzo qualitativo del tacito coordinamento fra Haftar e gli Stati Uniti” in colloqui svoltisi la settimana scorsa ad Amman, dove il generale ha incontrato anche responsabili degli Emirati arabi uniti e Russia.
Sempre secondo Asharq Al-Awsat, un segnale dell’esistenza di un intesa con gli Usa sarebbe l’assenza di critiche, da parte dell’esercito nazionale libico, sul raid aereo statunitense anti-terrorismo compiuto sabato scorso nel sud della Libia.