Per combattere la recessione che questa volta ha colpito anche la Germania si sta pensando, come riporta l’Agi, all'”#Helicopter money“: un trasferimento diretto di capitale al settore privato.
L’idea è del Nobel per l’economia, Milton #Friedmann. A chiederlo oggi è #Blackrock, una delle più grandi aziende di investimento al mondo: “Lo spazio della politica monetaria è quasi esaurito, con i tassi interessi globali ridotti allo zero o anche sotto“.
Anche la Bce se ne è accorta, sottolinea Stanislas #Jourdan, presidente della Ong Positive money Europe, e non è un caso che il presidente Mario #Draghi, negli ultimi tempi, abbia sempre più messo l’accento sulla necessità di coordinare strumenti monetari e politiche di bilancio. Tecnicamente ineccepibile, osserva Jourdan, ma “paradossalmente” quella di Draghi appare quasi “un’ammissione di sconfitta” e “una disperata richiesta di aiuto”.
Insomma, l’Helicopter money potrebbe essere il nuovo “Whatever it takes“. La distribuzione di liquidità ai cittadini avrebbe sicuramente effetti su consumi e inflazione più diretti di quanto avvenga con il Quantitative easing che si fonda invece sul canale di trasmissione bancario. I soldi viaggerebbero senza intermediari ed entrerebbero immediatamente nelle tasche dei consumatori.
Blackrock sostiene che “Quando le politiche monetarie e quelle di bilancio hanno esaurito il loro spazio serve un risposta senza precedenti”.
Gli economisti sono molto scettici su come procedere con l’helicopter money. I più avveduti spingono a pensare che le banche centrali possano acquistare titoli del debito statali per consentire ai governi di tagliare le tasse. I più ortodossi ritengono, invece, che si possa attuare versando denaro direttamente sui conti correnti.
L’ex capo economista della Bce, Otmar Issing, ritiene che avrebbe “un effetto devastante” perché distruggerebbe la fiducia nella solidità della moneta. E c’è chi fa notare che se l’helicopter money non fosse permanente molti cittadini potrebbero preferire il risparmio ai consumi o, per contro, se fosse speso tutto immediatamente, potrebbe provocare disordini e disequilibri nel sistema economico. Il punto è però che il dibattito è aperto e trova spazio anche sulle autorevoli colonne del Financial Times.