Le minacce del regime di Pyongyang e i test missilistici degli scorsi mesi hanno messo tutta l’area in allarme. Si stanno intensificando le esercitazioni Usa-Corea del Sud, India- Giappone e di tanti altri paesi che a vario titolo si sentono minacciati. Forse è il preludio di un imminente attacco americano? Nel frattempo il Giappone nelle componenti terrestre di autodifesa sta intensificando le operazioni di addestramento “real time”. La simulazione e i possibili scenari sono curati nei minimi particolari.
Le Forze di autodifesa giapponesi condurranno domani esercitazioni di intercettazione di missili balistici nell’Hokkaido, l’isola settentrionale del paese sorvolata in due occasioni da missili balistici nordcoreani. Le Forze aeree di autodifesa condurranno le esercitazioni presso la base avanzata di Emimo, utilizzando il sistema di intercettazione missilistico terra-aria Patriot Advanced Capability-3 (Pac-3). Ad oggi il Giappone schiera sul proprio territorio 34 batterie Pac-3, ciascuna in grado di difendere un’area di 80 chilometri di diametro. I Pac-3 che rappresentano la seconda linea difensiva contro eventuali attacchi con missili balistici, nel caso i sistemi Aegis, imbarcati a bordo degli incrociatori lanciamissili della Marina, dovessero fallire l’intercettazione dei bersagli. Lo scorso agosto un missili balistico nordcoreano a medio raggio ha sorvolato Capo Erimo, nell’Hokkaido, per poi inabissarsi nelle acque del Pacifico, a circa 2.700 chilometri dal punto di lancio; un secondo missile nordcoreano ha seguito una traiettoria simile il mese successivo, volando pero’ per 3.700 chilometri.