Investire nella cultura e nella nuova tecnologia perché “un Paese che non è strutturato per trasferire la conoscenza alle nuove generazioni rischia un arretramento delle condizioni di vita sociali e politiche”.
È questo l’autorevole parere espresso dal generale Pasquale Preziosa – presidente dell’Osservatorio sulla sicurezza dell’Eurispes, già capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Militare, nell’articolo pubblicato oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno “La salvezza dipende solo da scuola e conoscenza“
“I progetti nazionali da finanziare con i fondi europei sono in dirittura di arrivo e tra poco ci sarà l’avvio della fase di ricostruzione economica del Paese.
I progetti, i capitali finanziari e il capitale umano rappresentano i cardini principali per dare futuro alla società ora fortemente destabilizzata dalla Pandemia Covid-19.
Il Capitale umano a differenza degli altri due cardini ha tempi di formazione più lunghi ed è condizionato dal sistema scolastico che se non al passo con i tempi rischia di vanificare la formazione delle nuove generazioni.
Nel XXI secolo la tecnologia è divenuta uno dei fattori più importanti nella corsa per la competizione strategica in atto tra le potenze mondiali.
Il progresso del genere umano è ancorato al continuo sviluppo della conoscenza.
La scoperta di una nuova tecnologia pone solo le premesse per lo sviluppo di quella successiva.
Nel panorama internazionale, per esempio, i progressi tecnologici hanno consentito alla Huawei per prima, di mettere a punto le capacità 5G basandosi sulle ricerche del professore Erdal Arikan di origine turca, pubblicate nel 2008 sui “codici polari”.
Cina, Russia e ora anche gli USA attraverso ricerche sia sui nuovi materiali nano strutturati resistenti alle altissime temperature sia sui nuovi motori aeronautici hanno reso possibile il volo in atmosfera a velocità ipersoniche ovvero superiori a Mach 5: è stato un successo importantissimo per le industrie che hanno poi spalmato le nuove tecnologie su tutti i prodotti di nuova generazione per vincere la competizione strategica in atto.
La Cina ha lanciato un nuovo satellite lo scorso 6 novembre 2020 il primo satellite per il collaudo della prossima tecnologia legata al 6G con tecnologia terahertz, ultima frontiera non ancora esplorata, per il controllo delle telecomunicazioni basate sull’Intelligenza Artificiale (IA).
L’intelligenza umana molto probabilmente è rimasta invariata dall’epoca dell’antica Grecia e ciò che abbiamo imparato nel tempo è che lo sviluppo continuo della conoscenza risulta essere fondamentale per il progresso dell’umanità.
Il progresso è solo il frutto impreziosito dell’accumulo del sapere portato avanti di generazione in generazione.
Il sistema per comunicare la conoscenza alle nuove generazioni è rappresentato dalla Scuola nelle sue crescenti declinazioni fino alle Università.
Un sistema scolastico che non comunica la nuova conoscenza alle giovani generazioni, ovvero che non riesce a stare al passo con il ritmo di avanzamento della tecnologia risulterà essere inadeguato per la formazione qualificata delle nuove generazioni, anzi contribuirà ad aumentare la forza lavoro poco qualificata.
“I giovani sono l’oro del mondo” e per una società in continuo declino demografico come la nostra, i giovani sono indispensabili non solo per evitare lo svuotamento dei paesi ma soprattutto per non perdere il ricongiungimento con il progresso in atto.
In altri termini, una scuola non aggiornata alle esigenze di sviluppo non è utile né al Paese né ai cittadini che perdono la possibilità di poter migliorare le proprie condizioni sociali.
“La civilizzazione è un ordine sociale che promuove la creazione della cultura” (Will Durant), costituita da quattro elementi essenziali: l’economia, l’organizzazione politica, le tradizioni etiche e morali e il perseguimento della conoscenza.
Il patrimonio culturale lasciatoci dall’Illuminismo ci ha permesso di creare le condizioni per una vita migliore, purtroppo il progresso non è automatico, richiederà forme di adattamento continue e per alcuni aspetti inimmaginabili.
Un Paese che non è strutturato per trasferire la conoscenza alle nuove generazioni rischia un arretramento delle condizioni di vita sociali e politiche.
Dal successo delle riforme sicuramente fattibili sul fronte scolastico, dipenderà in larga misura la possibilità del pieno impiego dei fondi “Next Generation EU” che sono destinati soprattutto ad assicurare le migliori condizioni di vita alle prossime generazioni nonché a riparare i danni economici provocati dalla Pandemia ancora in atto.”