Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella notte, in un accorato video, parla delle forze russe che si starebbero raggruppando a sud per attaccare in maniera massiccia il Donbass.
Oggi dovrebbero riprendere i negoziati e forse l’apertura dell’auspicato corridoio umanitario a favore di circa 200mila civili intrappolati a Mariupol, prima dell’attacco finale russo.
L’intelligence occidentale e Nato conferma il dispiegamento delle truppe di Mosca da Kiev e dal nord verso altre aree di importanza strategica a ridosso del Mar d’Azov.
Le forze russe, scrive l’Ansa, appaiono sempre piu’ una coperta stretta per Mosca, che ha iniziato ad addestrare alcune migliaia di mercenari in Siria e sta ridispiegando nell’infermo ucraino circa 2.000 soldati tolti dalle guarnigioni a guardia delle regioni filorusse della Georgia.
E il riposizionamento verso il Donbass e il sud, la cui conquista consentirebbe a Mosca una posizione negoziale piu’ forte da presentare ai prossimi negoziati di pace, ha consentito nelle ultime ore alla capitale Kiev di ritrovare un po’ di tranquillita’.
“Ieri e’ trascorsa pacificamente“, ha detto Mykola Zhirnov, capo dell”amministrazione militare della capitale ucraina, aggiungendo che in citta’ le imprese e i servizi ora stanno operando normalmente, anche se i cittadini vengono invitati a mantenere la cautela.
Non cessano invece i bombardamenti sulle citta’ di Irpin, riconquistata di recente dagli ucraini, e di Makariv, non lontane dalla capitale, e anche a Hostomel e Brovary. Nella regione di Kherson, il cui capoluogo e’ da tempo in mano russa, l’esercito ucraino rivendica nella notte di aver riconquistato 11 villaggi, mentre la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, denuncia che le forze russe hanno sequestrato 14 tonnellate di aiuti umanitari (cibo e medicinali) che Kiev aveva destinato alla popolazione di Melitopol.