Il palazzo di Gaza che ospitava, fra l’altro, gli uffici della Associated Press veniva utilizzato da Hamas per cercare di ostruire elettronicamente il sistema di difesa missilistico israeliano “Iron Dome” che ha salvato la vita a centinaia di migliaia di israeliani bersagliati da più di 4.000 razzi terroristici lanciati da Gaza. A riportare la notizia Israele.net. Lo ha spiegato l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ai massimi dirigenti dell’agenzia di stampa incontrati lunedì a New York. “Ecco perché divenne un obiettivo prioritario delle Forze di Difesa israeliane durante i combattimenti del mese scorso”, ha detto Erdan al CEO di AP Gary Pruitt e al vicepresidente per le notizie estere, Ian Phillips. “Israele non dubita che i dipendenti AP fossero all’oscuro che un’unità segreta di Hamas stava usando l’edificio in questo modo – ha twittato Erdan – e abbiamo fatto di tutto per assicurarci che nessun civile fosse colpito durante l’operazione. Al contrario, Hamas è un’organizzazione terroristica che piazza intenzionalmente le sue armi in aree civili, compresi gli edifici utilizzati dai mass-media internazionali. Israele sostiene l’importanza della libertà di stampa, si sforza di garantire ovunque la sicurezza dei giornalisti ed è disposto ad assistere l’AP nella ricostruzione dei suoi uffici a Gaza”. Poco dopo, anche Forze di Difesa israeliane hanno affermato che nell’edificio al-Jalaa (abbattuto il 15 maggio senza causare vittime) Hamas stava sviluppando un sistema volto a bloccare “Cupola di ferro” mediante azioni di SIGINT (signals intelligence), ELINT (electronic signals intelligence) e EW (electronic warfare). La demolizione dell’edificio si rese necessaria per assicurarsi la distruzione completa di tutte le attrezzature speciali dell’unità di Hamas.