Il Presidente della Repubblica dell’Angola João Gonçalves Lourenço e l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi si sono incontrati oggi a Luanda per fare il punto sulle attività nel Paese e discutere di nuove aree di cooperazione. Ha partecipato all’incontro anche il Ministro delle risorse minerarie, del petrolio e del gas Diamantino Azevedo.
Nel corso dell’incontro Descalzi ha aggiornato il Presidente sulle attività di Azule Energy, la JV tra Eni e Bp e maggiore produttore (equity) nel Paese, con particolare attenzione allo sviluppo integrato del West Hub, con le scoperte di Agogo e Ndungu, e sui progressi del New Gas Consortium (NGC), che per la prima volta in Angola consentirà di sviluppare i giacimenti di gas non associato, incrementando la disponibilità di gas domestico e la produzione di GNL per l’esportazione, garantendo al Paese la capacità di contribuire alla sicurezza energetica. NGC valorizzerà il gas delle scoperte di Quiluma e Maboqueiro, oltre ad altre risorse scoperte in futuri sviluppi. Inoltre, i due hanno discusso del supporto tecnico che Azule Energy sta fornendo alla raffineria di Luanda, che include uno studio per implementare una bio-raffineria all’interno dell’attuale complesso della raffineria di Luanda, sfruttando i processi e le tecnologie di Eni. Inoltre, si è analizzato lo stato del progetto fotovoltaico Caraculo nella regione di Namibe, il cui primo impianto da 25 MW è già operativo dal maggio dello scorso anno, mentre un secondo è in fase di sviluppo.
Descalzi ha altresì illustrato al Presidente dell’Angola l’impegno dell’azienda nei settori della decarbonizzazione e della transizione energetica sostenibile, e il loro impatto positivo sull’occupazione e sulla diversificazione economica del Paese. Tra le varie iniziative, si è fatto il punto sui progressi compiuti da Eni nella produzione di materie prime agricole (agri feedstock) per la bioraffinazione: l’azienda ha un obiettivo di 100 mila tonnellate di olio vegetale da coltivazioni su terreni degradati e colture di rotazione su 150 mila ettari, con il coinvolgimento di oltre 100 mila agricoltori entro il 2030. Inoltre, l’AD e il Presidente si sono confrontati sul progetto di clean cooking recentemente lanciato in Angola, volto a sostenere le famiglie nell’accesso a soluzioni di cottura migliorati più efficienti dal punto di vista energetico, affidabili e sostenibili, in gran parte prodotte localmente. L’iniziativa ha già coinvolto 50.000 persone e mira a raggiungere più di 2 milioni di persone entro il 2030, riducendo le emissioni associate alle attività di cottura e prevenendo i rischi per la salute.
Infine, Descalzi e il Presidente Lourenço hanno passato in rassegna le iniziative nei settori della salute, dove sono in corso progetti di capacity building rivolti a circa 900 professionisti della sanità, i progetti di sviluppo sostenibile nei settori dell’accesso all’acqua, della promozione della salute, dell’istruzione, dell’inclusione sociale, della diversificazione economica, dell’accesso all’energia e della protezione dell’ambiente, di cui beneficiano 500.000 angolani.
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