Biden: “Difficile discutere con un bugiardo, secondo il Nyt ha mentito 26 volte“. Ma il presidente uscente sembrava affaticato e una frangia dei democratici valuta l’alternativa
Il dibattito tra l’ex presidente Donald Trump e il presidente in carica Joe Biden ha infiammato il panorama politico statunitense, mettendo in luce visioni contrastanti e divergenze profonde sui vari dossier che interessano gli Usa. Il confronto, seguito in diretta da milioni di americani, ha visto i due candidati affrontarsi su economia, sanità, politica estera e giustizia sociale.
Senza pubblico in sala, tempi contingentati per le risposte, microfoni silenziati. Due minuti per la domanda, uno per la replica, e un altro minuto per la controreplica.
Il faccia a faccia è avvenuto senza strette di mano. Entrambi si sono reciprocamente accusati di essere stati “il peggiore presidente della Storia” e nonostante un codice pensato per cercare di non trascendere, i colpi bassi non sono comunque mancati.
Tra i donatori e nel partito dei democratici, come Nadia Ahmad, membro del Democratic National Committe, si chiede che il presidente faccia un passo indietro per lasciare che il partito scelga un altro candidato. Ciò, poichè il presidente uscente è sembrato molto affaticato e in evidente difficoltà.
Economia.Trump ha rivendicato i successi economici ottenuti durante il suo mandato, sottolineando la crescita del PIL e la riduzione delle tasse come pilastri della sua politica economica. Ha criticato duramente le politiche di Biden, accusandolo di voler aumentare le tasse e soffocare l’innovazione con una regolamentazione eccessiva.
Biden ha ribattuto evidenziando i successi del suo piano di ripresa post-pandemia, che ha puntato su investimenti infrastrutturali e green economy. Ha sottolineato l’importanza di una tassazione più equa per garantire servizi pubblici essenziali e ridurre le disuguaglianze.
Sanità. La sanità è stata un altro tema caldo del dibattito. Trump ha criticato l’Obamacare, promettendo una riforma che offra più scelta e riduca i costi.
Biden ha difeso l’Affordable Care Act, spiegando come abbia permesso a milioni di americani di avere accesso alle cure mediche. Ha promesso di espandere ulteriormente la copertura sanitaria e di abbassare i prezzi dei farmaci.
Politica estera. In politica estera, Trump ha ribadito la sua linea dura contro la Cina e ha vantato gli accordi di pace in Medio Oriente come successi della sua amministrazione. Ha criticato Biden per le politiche “deboli” durante l’amministrazione Obama.
Biden ha puntato sull’importanza delle alleanze internazionali e del multilateralismo per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico e la sicurezza. Ha accusato Trump di isolare gli Stati Uniti e di danneggiare la loro reputazione globale.
Sulla guerra in Ucraina, Trump ha ammesso che i termini per la pace proposti da Vladimir Putin sono “inaccettabili”. Ma il tycoon, senza spiegare come, ha promesso di “mettere fine alla guerra” appena eletto. “Putin è un criminale di guerra e non si fermerà all’Ucraina”, la replica di Biden.
Altro tema di esteri sul campo, quello della guerra di Gaza: Trump ha accusato il rivale di essere diventato “un palestinese”, per i tanti caveat imposti a Israele. “Mai sentito tante sciocchezze”, la risposta.
Giustizia sociale. Le questioni di giustizia sociale e diritti civili hanno acceso ulteriormente il dibattito. Trump ha difeso le forze dell’ordine e ha condannato le violenze durante le proteste, ribadendo il suo impegno per la legge e l’ordine.
Biden ha evidenziato la necessità di riformare la giustizia penale e di affrontare le disuguaglianze razziali, sottolineando l’importanza di ascoltare le voci delle comunità emarginate.
Il dibattito ha, pertanto, messo in luce due visioni diametralmente opposte per il futuro degli Stati Uniti, riflettendo le profonde divisioni nel Paese. Con le elezioni alle porte, gli americani sono chiamati a scegliere non solo un leader, ma anche una linea per il futuro con un mondo in fermento per via delle guerre in corso. La competizione rimane serrata, e il dibattito ha offerto un’anteprima delle battaglie politiche che ci attendono nei prossimi mesi.
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