Il Veneto non è la regione con la più alta evasione fiscale

I dati ufficiali dell’Istat smentiscono la posizione del professor Gianfranco Franz che, secondo quanto emerso nel quotidiano Il Gazzettino del 17 novembre 2019, ha indicato come il Veneto risulterebbe la regione italiana con la più alta evasione fiscale.

L’Ufficio studi della CGIA di Mestre precisa che sulla base delle fonti ufficiali questa tesi è infondata.

Come emerge puntualmente nella Tabella 1, dall’analisi dei dati di fonte Istat (Relazione sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva – anno 2019 – allegato alla Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2019) il Veneto si colloca nel fondo della classifica dell’economia sommersa (diciassettesimo posto) con un’incidenza sul valore aggiunto pari a meno del dodici per cento (11,9%); i dati fanno riferimento all’anno 2016, ultimo disponibile.

Inoltre il Veneto è la regione in cui una delle 3 componenti dell’economia sommersa, il lavoro irregolare, è la più bassa d’Italia: appena il 3,8% del valore aggiunto.

È veramente imbarazzante – dichiara il segretario della CGIA Renato Mason – che si registrino dichiarazioni così stucchevoli su un tema così importante per il nostro Paese come la coesione nazionale, messa in crisi non da comprensibili richieste di autonomia responsabile differenziata come quelle presentate da quasi tutte le Regioni ma da pregiudizi e forzature strumentali.

La classifica regionale del sommerso vede primeggiare le regioni del Mezzogiorno dove l’incidenza dell’economia sommersa tocca il 19% del valore aggiunto. Calabria (20,9%), Campania (20,0%) e Sicilia (19,2%) si posizionano ai primi 3 gradini di questo podio negativo.

Il Veneto non è la regione con la più alta evasione fiscale

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