Immigrazione, Mattarella obbliga il governo a far sbarcare la nave Diciotti

Il Quirinale ha sbloccato la vicenda della Nave della Guardia Costiera Diciotti, attraccata ieri a Trapani che il Ministero dell’Interno non aveva autorizzato a sbarcare. Si è mosso quindi il Presidente della Repubblica che ha interessato Giuseppe Conte per agevolare lo sbarco. In 67 sono sbarcati a Trapani, tre donne e due minori non accompagnati. La maggior parte arriva dal Pakistan, 12 dal Sudan, 10 dalla Libia, sette dalla Palestina, 4 dal Marocco e Algeria, due dall’Egitto, uno dal Ciad, Nepal, Yemen, Ghana e Bangladesh.

Due gli indagati per violenza privata, Ibrahim Bushara, sudanese, e Hamid Ibrahim, ghanese. Per loro l’accusa è di violenza privata in concorso continuata e aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio del rimorchiatore Vos Thalassa.

Così si legge in una nota della Presidenza del Consiglio.”Nei prossimi giorni proseguiranno gli accertamenti a cura della Polizia di Stato, con assunzione delle informazioni testimoniali di tutte le persone che sono state trasportate. Gli esiti delle ulteriori indagini verranno trasmessi alla Procura competente”.

Stupore per la telefonata del Quirinale esprimono fonti del Viminale. Le stesse fonti esprimono “rammarico” per la decisione della Procura di Trapani di non emettere alcun provvedimento restrittivo. La Procura di Trapani ha invece aperto un’inchiesta per violenza privata dopo aver ricevuto due informative della Squadra Mobile di Trapani e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato sui fatti accaduti a bordo del rimorchiatore Vos Thalassa.

Ha, quindi, proceduto all’iscrizione di un procedimento penale a carico di Ibrahim Bushara, sudanese, e di Hamid Ibrahim, ghanese. Ai due è contestato il reato di concorso in violenza privata continuata ed aggravata in danno del comandante e dell’equipaggio del rimorchiatore. Secondo gli inquirenti, sarebbero due scafisti.

Le reazioni di Salvini non si sono fatte attendere, “qualcuno se ne assumerà la responsabilità “Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c’è chiarezza su quanto accaduto io non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità”, aveva detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state e allora devono pagare o l’aggressione c’è stata e allora i responsabili devono andare in galera”.

Nel frattempo sulla Diciotti canti e balli dei migranti dopo aver appreso dello sbarco.

Il perchè il  Quirinale sia intervenuto dà adito a tante interpretazioni, tuttavia la realtà depone a favore della scelta del Presidente della Repubblica. Mattarella, dopo essersi informato  degli sviluppi della vicenda, ha considerato lo scenario complessivamente  e ha agito per disinnescare un probabile conflitto fra poteri dello Stato. Erano  in gioco la Guardia Costiera, sulla quale la parola spetta al ministro della Difesa, la Polizia di Stato, che risponde al ministro dell’Interno e  la magistratura.

In questo modo ha evitato che salissero a dismisura i toni di una problematica che non finisce oggi.

 

Immigrazione, Mattarella obbliga il governo a far sbarcare la nave Diciotti

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