(di Nicola Simonetti) I preparativi per l’estate prossima ventura sono già in cantiere. Prenotazioni, piano di spostamenti, abitazione, diporto, amici fanno già parte dell’agenda. Nella maggior parte dei “fascicoli” relativi, mancano le raccomandazioni per la salute e gli strumenti per la sua tutela e terapia.
Un kit di farmaci per automedicazione è indispensabile per fronteggiare eventuali piccoli inconvenienti e rischi collegati alla “nuova” vita che stiamo per affrontare. Che non servano è la premessa scaramantica e l’augurio ma non fidarsi sia regola.
Antipiretici, antinfiammatori, antidiarroici, fermenti lattici, lassativi, antidolorifici, colliri e quanto altro possa essere necessario in rapporto alle nostre condizioni fisico-cliniche, alla geografia della destinazione prescelta, ai mezzi usati per raggiungerla.
Premunirsi/curarsi da scottature ed eritemi, nausea, vomito da cinetosi (mal d’auto, ecc), punture da animali o insetti, piccoli traumi (ematomi, ecchimosi, piccole ferite, slogature, strappi, distorsioni, cattiva digestione, stipsi,diarrea, disturbi del sonno, mal di testa, tosse, febbre, dolori vari, ecc.
Anche pomate e sostanze emollienti per limitare bruciore e infiammazione in caso di scottature solari così come antistaminici e anestetici locali in caso di punture di insetti o meduse. Per combattere i disturbi intimi, si può ricorrere a creme anestetiche, lavande e antimicotici, efficaci anche per le micosi cutanee. Contro le otiti, utili gli antisettici per la pulizia dell’orecchio e gli antinfiammatori contro il dolore.
Non affidiamoci al “il farmaco che dovesse servire lo troveremo sul posto”. Quel farmaco potrebbe non essere disponibile, non avere stessa denominazione, caratteristiche, dosaggio, ecc. Conoscerne modalità di uso, dosi da non superare, controindicazioni, eventuali interferenza con altri farmaci od alimenti o bevande devono esserci noti già prima di partire. Indicazioni, queste, che farmacista od il medico ci potranno fornire. Quindi il farmaco di automedicazione (di prevenzione o cura) sia con noi. Esso è acquistabile senza ricetta medica (ma il consiglio del farmacista sia sempre richiesto) distinguibile per la presenza, sulla confezione, del “bollino rosso che sorride”.
Ma, attenzione anche al trasporto. Consigliabile portare con sé il kit, nella valigia a mano, il kit. Il contenuto potrebbe essere smarrito oppure esposto a troppo caldo o freddo (nella stiva dell’aereo, riservata ai bagagli voluminosi, la temperature di meno 30-40 gradi che, al pari delle elevate, danneggiano i principi attivi contenuti nelle confezioni di farmaci.
Per eventuali dubbi, www.semplicemente salute.it
“Anche l’acqua può essere d’aiuto: in caso di punture di insetti/meduse, scottature solari e contusioni, l’applicazione di ghiaccio è utile per alleviare il dolore e diminuire l’infiammazione. L’acqua, sotto forma di ghiaccio, svolge una funzione terapeutica efficace che, in caso di contusioni, traumi ed ematomi, aiuta a ridurre infiammazioni, dolore e rigonfiamenti, grazie all’azione di vasocostrizione. Anche in caso di febbre o disturbi gastrointestinali – dice il dr Ovidio Brignoli, medico di Medicina Generale e vicepresidente di Società Italiana di Medicina Generale e Cure Primarie – l’acqua è fondamentale. Quando si ha la febbre, sudiamo per abbassare la temperatura, ed è necessario reintegrare i liquidi persi. Stessa cosa in caso di diarrea e disturbi intestinali: l’acqua ci aiuta a reintegrare i liquidi e sali minerali persi. In questi casi una buona idratazione, unita a trattamenti con farmaci di automedicazione, favorisce una rapida ripresa, importante soprattutto se ci si trova fuori casa e si vuole godere al meglio della vacanza”.
Elemento base, però, resta l’acqua da bere. “La salute vien bevendo”. L’acqua è componente principale del corpo umano e veicolo fondamentale delle sostanze necessarie per il funzionamento del nostro organismo. Una corretta idratazione Secondo una ricerca condotta da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica) gli italiani tendono a consumare in media 1 litro e mezzo di acqua al giorno, in linea con le indicazioni degli esperti e, per quanto quasi una persona su due ammetta di non bere quanto si dovrebbe, è riconosce anche il valore fondamentale per la salute: quasi il 90% dichiara di conoscere i benefici dell’acqua per la salute e il 77% è consapevole che non berne a sufficienza può avere effetti negativi sull’organismo. Addirittura, il 50% degli italiani ritiene che una scarsa idratazione possa creare danni alla salute delle persone anche nella vita quotidiana, mentre l’85% pensa che,soprattutto, non bere adeguatamente quando si fa sport possa avere conseguenze dannose per la salute.
“In una condizione di normalità, un adulto dovrebbe consumare almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno in forma liquida. Ovviamente – dice Brignoli, la quantità varia a seconda di fattori come l’età (per un bambino è sufficiente berne circa 1 litro), la posizione geografica (chi vive in un posto caldo avrà necessità di integrare una maggiore quantità di acqua) e lo stile di vita (chi fa molto sport o un lavoro in cui perde liquidi deve bere di più)”.
Non sempre il senso di sete è indicatore della disidratazione in corso e della necessità di bere. Nell’anziano, per esempio, l’aver sete compare quando, già da tempo, l’organismo è in rosso; nel bambino, la distrazione od il non potersi esprimere (spetta a chi se ne prende cura prevenire o interpretare i segnali di bisogno di acqua).
Un italiano su 4 dichiara di bere meno di un litro di acqua al giorno. Sono in maggioranza gli over 55 e le donne che, pur consapevoli dei rischi di una idratazione insufficiente, tendono a bere meno rispetto alla media.
L’estate ed il caldo richiedono più idratazione.
Non a caso, al primo posto tra i rimedi contro il caldo adottati dagli italiani, ci sia il bere di più, messo in pratica da quasi il 70% delle persone, seguito dall’evitare di uscire nelle ore più calde (46%), mangiare più frutta e verdura (40%) e refrigerarsi accendendo aria condizionata o ventilatore (30%).
“Molti alimenti, come frutta e verdura – dice il dr Paolo Vintani, farmacista e membro di Federfarma – sono di per sé ricchi d’acqua e per questa ragione, e non solo, devono essere assunti regolarmente e quotidianamente. Anche la pelle, come tutti i tessuti epiteliali di rivestimento, deve essere mantenuta idratata in quanto, oltre a svolgere una funzione di assorbimento meccanico e fisico, essa funge da barriera di protezione dall’ambiente esterno. Pelle idratata, sì, ma che sia mantenuta anche pulita e integra: va detersa ma senza esagerare poiché una detersione eccessiva potrebbe eliminare la componente lipidica che la protegge.