In Israele gli arabi-israeliani possono anche non arruolarsi mentre tutto il resto della popolazione ha l’obbligo della leva per 30 mesi. Un periodo relativamente lungo dove tutti i giovani partecipano attivamente a quello che si ritiene sia il servizio più importante per la Nazione. Un ruolo fondamentale nelle forze armate di Tel Aviv lo ha volto, nel corso degli anni e delle battaglie, l’aeronautica militare. Per decenni l’aviazione ha occupato la scena come forza armata d’eccellenza, dotata dei mezzi più moderni e letali, oggi oltre ai tradizionali caccia, impiega il velivolo di 5^ generazione migliore al mondo l’F-35 nelle due versioni A e B.
Non è un caso che tra gli slogan ebraici più celebri vi sia, infatti, quello dedicato alla forza aerea: “I migliori in volo“. Con i migliori ci si riferisci ai più bravi, a coloro che avranno l’onore di proiettare, con i loro jet, tutta la potenza di fuoco di Israele in cielo.
Nell’aeronautica, come nelle forze speciali si vedono pertanto, fianco a fianco, gli agricoltori-soldati dei kibbutz, i sionisti religiosi e i figli delle famiglie più aristocratiche di Tel Aviv.
Oggi però tutto è cambiato e lo fa notare il quotidiano Haaretz quando riporta in prima pagina l’espressione sbigottita del capo di Stato Maggiore delle forze di difesa israeliane, Aviv Kochavi di fronte al nuovo slogan apparso sulle strade: “I migliori nel cyber“. Durante una cerimonia pubblica Kochavi ha detto che il nuovo slogan è “un errore, una perdita di valori in parte della popolazione. I migliori restano quelli che sono pronti a sacrificare le vite per gli altri”.
Certo è che seppure le forze armata israeliane costituiscono l’ossatura della Nazione, anche l’unità cyber 8200 sta conquistando importanti fette di celebrità: è passata alla storia per aver organizzato con successo i sabotaggi informatici contro il programma atomico iraniano. L’unità cyber è diventata, oltremodo, famosa ed appetita tra i giovani perché dopo il loro congedo ha prodotto tantissimi milionari. Ragazzi che con il prezioso know-how acquisito durante il servizio hanno poi fondato innovative strat-up di successo.
Paradossalmente, fa notare il giornale Haarets, il mondo cyber in Israele è, oggi, l’unico in grado di attrarre i giovani a dedicare con entusiasmo 30 mesi alla propria Nazione.