di Emanuela Ricci
In una fredda serata del 23 dicembre a Piazza dei Cosmonauti a Colleferro, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo Archivio Storico – Centro di Documentazione, intitolato a Renzo Rossi, figura di spicco per la comunità, scomparso nel 2022. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Pierluigi Sanna, rappresentanti dell’amministrazione comunale, i familiari di Rossi e una numerosa folla di cittadini.
La serata si è aperta con il tradizionale taglio del nastro effettuato dal sindaco Pierluigi Sanna e dai familiari di Renzo Rossi. Il solenne momento ha ufficialmente sancito l’apertura del nuovo Archivio Storico, collocato accanto alla Biblioteca Comunale e a pochi passi da Piazza Italia dove insiste anche la Casa Comunale. Una scelta, quella del luogo, che lo stesso sindaco ha definito ideale per la sua centralità e accessibilità per la cittadinanza.
I cittadini, entrando per la prima volta nella struttura, hanno potuto ammirare un ambiente moderno, caratterizzato da un soppalco e arredi progettati per custodire preziosi documenti, fotografie storiche e cimeli. Tra questi, i vecchi registri anagrafici e notarili raccolti da Renzo Rossi, testimoni della storia della città e del sacrificio delle generazioni che l’hanno costruita.
Successivamente, gli intervenuti hanno potuto apprezzare le immagini che un grande schermo touch screen ha trasmesso in un video commemorativo che ripercorreva le tappe principali della nascita e dello sviluppo di Colleferro. Le immagini in bianco e nero hanno raccontato la fondazione della città negli anni ’30, legata alla Bombrini Parodi Delfino (BPD), nata come villaggio operaio per i lavoratori del polo chimico-industriale. La narrazione si è poi sviluppata attraverso i decenni, illustrando le trasformazioni che hanno portato Colleferro a diventare un punto di riferimento per l’industria aerospaziale, grazie ai successi della BPD, oggi AVIO, e ai lanciatori spaziali Vega.
Particolarmente emozionante è stato il momento in cui nel video sono state trasmesse le parole registrate dello stesso Renzo Rossi. La sua voce ha narrato con passione la storia della città, ricordando il duro lavoro degli operai e l’impegno degli imprenditori Giovanni Bombrini e Leopoldo Parodi-Delfino nel costruire un polo industriale che ha poi dato vita a Colleferro.
L’intuizione dei due imprenditori, Giovanni Bombrini e Leopoldo Parodi-Delfino, nello scegliere Colleferro come sede per il loro polo industriale si rivelò geniale e lungimirante, raccontava Rossi. La località offriva una posizione strategica: sufficientemente lontana dal mare, riducendo così il rischio di attacchi navali durante eventuali conflitti; protetta naturalmente dai Monti Lepini, che fungevano da barriera difensiva; e, soprattutto, vicina a Roma, garantendo un collegamento diretto con la capitale sia per le esigenze logistiche che per la disponibilità di infrastrutture e manodopera. Questa combinazione di fattori rese Colleferro il luogo ideale per l’avvio di un’impresa destinata a lasciare un segno nella storia industriale italiana.
La responsabile dell’Archivio Storico, Roberta Bruno ha preso la parola durante la cerimonia per ringraziare coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Nel suo intervento ha sottolineato come l’Archivio rappresenti non solo un luogo di conservazione, ma anche uno spazio di educazione e identità per la comunità. Ha dichiarato che il lavoro di Renzo Rossi è stato fondamentale per raccogliere, catalogare e preservare un patrimonio di inestimabile valore storico.
Anche i familiari di Renzo Rossi sono intervenuti per ricordare la figura dell’uomo a cui è dedicato l’Archivio. La moglie ha descritto la determinazione del marito nel ricercare testimonianze della storia di Colleferro, lavorando con passione e precisione: “Renzo deteneva 17000 foto dal lontano 1920. Per lui le foto erano tutto: “come dice Terzani le immagini arrivano dove non arrivano le parole. “Quando andava per le scuole” – ha aggiunto la moglie – “portava una bustina di zucchero e il modellino del lanciatore Vega, due oggetti che rappresentano Colleferro“. La signora Rossi ha poi raccontato di come Renzo, con pazienza e dedizione, abbia raccolto documenti anche da privati cittadini, creando un patrimonio che oggi è a disposizione di tutti. Il figlio ha, invece, raccontato che grazie al padre è riuscito a conoscere ed apprezzare sempre più la città di Colleferro e la sua storia.
Il sindaco Pierluigi Sanna ha parlato con emozione del rapporto personale che lo legava a Renzo Rossi, definendolo un amico e un esempio di passione e dedizione. Ha espresso il suo rammarico per non essere riuscito a realizzare il progetto mentre Rossi era ancora in vita, ma ha sottolineato che la sua memoria è stata onorata con questa realizzazione e con l’inaugurazione odierna.
Dopo i discorsi ufficiali, i partecipanti hanno potuto visitare l’esposizione intitolata “Casa dell’Uomo”, curata dal fotografo Giorgio Negrin. La mostra, un omaggio alla memoria di Renzo Rossi, ha emozionato i presenti con scatti che raccontano la vita della comunità colleferrina in tutte le sue sfaccettature storiche.
La serata si è conclusa con un rinnovato senso di appartenenza da parte dei cittadini, che hanno potuto riscoprire le proprie radici attraverso il lavoro di Renzo Rossi e il nuovo Archivio Storico, destinato a diventare un punto di riferimento culturale per Colleferro e le generazioni future.
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