India, continua l’indagine: “AgustaWestland pagate tangenti per 42,27 milioni di euro per  i 12 elicotteri AW101”

Il CBI (Central Boureau of Investigation) indiano ha riferito che AgustaWestland avrebbe dato a Christian Michel 42,27 milioni di euro per pagare politici e funzionari indiani per la vicenda della commessa dell’elicottero VVIP, lo riporta  la testata online indiana Timesnownews.com.

Christian Michel, il presunto intermediario nella commessa, è stato estradato da Dubai in India, dopo aver scoperto  il trasferimento di denaro, in più occasioni, presso alcuni conti corrente di banche con sede a Londra.

Secondo il rapporto pubblicato da  Times of India, l’autorità investigativa indiana ha inoltrato una rogatoria internazionale alle autorità britanniche per ottenere dettagli su questi trasferimenti sospetti.

Le autorità  investigative indiane hanno, altresì,  affermato che AgustaWestland avrebbe pagato 42,27 milioni di euro per corrompere politici e funzionari indiani del ministero della Difesa e all’aeronautica indiana per ottenere il contratto di 12 elicotteri VVIP.

Michel presumibilmente ha portato una grande quantità di denaro in “contanti” in India e secondo alcune fonti inglesi  altrettanto denaro, proveniente dalle tangenti, sarebbe stato trovato nei conti di due sue società – FPS Global Services e Global Trade and Commerce Service a Dubai.

Il CBI aveva già tentato l’estradizione di Michel  nel 2017 e nel 2018 che si trovava a Dubai, libero su cauzione.

Un ufficiale del CBI ha detto al Times of India: “Probabilmente si è reso conto che le autorità indiane lo stavano seguendo, quindi ha effettuato diversi trasferimenti di denaro in conti corrente nel Regno Unito“.

Secondo la CBI, la mossa di Michel di trasferire denaro alle banche di Londra farebbe  parte del suo piano di concludere le sue attività negli Emirati Arabi e di trasferirsi in Inghilterra.

I rapporti dell’CBI hanno evidenziato  che Michel avrebbe tentato più volte di lasciare gli Emirati Arabi Uniti nel 2018, ma i suoi piani sono stati sventati ripetutamente dalle agenzie di intelligence indiane.

Le indagini italiane

Assolti per insufficienza di prove. L’ex-direttore di Agusta Westland Bruno Spagnolini e l’ex-amministratore delegato Giuseppe Orsi (foto) sono stati assolti nel processo d’appello bis per le presunte tangenti al maresciallo dell’aeronautica indiano Sashi Tyagi in cambio di una modifica alla gara d’appalto per la fornitura di 12 elicotteri Vip per il trasporto dei membri del governo del valore di 556 milioni di euro.

Secondo i giudici di Milano, dunque, non è possibile condannare i due ex-manager dell’allora Finmeccanica (oggi Leonardo) in quanto non sarebbe provata la corruzione internazionale. Si tratta dell’ennesimo colpo di scena in questo procedimento che ha visto una condanna in primo grado per false fatturazioni (e assoluzione per la corruzione internazionale), condanna per entrambi i reati in secondo grado e annullamento delle condanne da parte della Cassazione che ha rimandato la vicenda alla Corte d’Appello.

La vicenda risale al periodo 2008-2010 quando la società di Cascina Costa si aggiudicò la commessa dal governo indiano per la realizzazione di 12 elicotteri Aw101. Secondo la Procura di Busto Arsizio quella gara fu vinta grazie alla mediazione di Guido Haschke e Carlo Gerosa che, tramite una serie di società in Tunisia e conti alle Mauritius, fecero transitare circa 50 milioni di euro sui conti del maresciallo Tyagi e dei suoi fratelli per aver fatto abbassare la quota di volo nel bando e permettere alla società elicotteristica italiana di partecipare e vincere la gara.

 

India, continua l’indagine: “AgustaWestland pagate tangenti per 42,27 milioni di euro per i 12 elicotteri AW101”