Intelligence Usa al WP: “Controffensiva ucraina non efficace di quanto sperato da Kiev”

La controffensiva ucraina si sta rivelando meno efficace di quanto sperato da Kiev e l’Ucraina deve accettare il fatto che non riuscirà a raggiungere i principali obiettivi che si è prefissata.

A sostenerlo è l’intelligence degli Stati Uniti secondo cui è praticamente impossibile che l’esercito ucraino riesca a raggiungere la città di Melitopol occupata dai russi, anche se potrebbero riconquistare località più vicine come Tokmak. A rivelarlo è WP, secondo indiscrezioni di funzionari dell’intelligence Usa che hanno rivelato la notizia a condizione di anonimato.

Melitopol si trova in una posizione strategica per Mosca, all’incrocio di due importanti autostrade e di una linea ferroviaria utilizzate dai russi per spostare truppe e rifornimenti dalla Crimea ad altri territori occupati nell’Ucraina meridionale. È quindi evidente che la riconquista di Melitopol da parte di Kiev rappresenta una dei principali obiettivi dell’offensiva. Tuttavia, scrive sempre il WP, l’offensiva ucraina sarebbe “ostacolata dai campi minati” ed è per questo che i militari di Kiev non raggiungeranno la città sudorientale di Melitopol. La valutazione si basa sulla constatata bravura dei militari russi nel riuscire a difendere il territorio occupato attraverso la disseminazione di efficaci campi minati e trincee.

Questo è uno dei motivi che indurrà Kiev e gli occidentali a rivalutare la controffensiva annunciata e data per risolutiva. Molti dubbi sorgono sull’efficacia dei sistemi d’arma forniti e sulle centinaia di miliardi dati al governo Zelensky.

Stando al rapporto dell’intelligence, le forze ucraine che stanno cercando di raggiungere Melitopol da Robotyne, a oltre 50 miglia di distanza, “resteranno a diversi chilometri dalla città”.

“La Russia ha tre principali linee difensive e poi città fortificate. Non è solo la questione se l’Ucraina possa superarne una o due, ma le deve superare tutte e tre e poi avere significative forze a disposizione per prendere Tokmak ed andare oltre”, ha detto al giornale Rob Lee, analista militare del Foreign Policy Research Institute.

Le fonti Usa respingono critiche riguardo al fatto che con gli F16 o i missili a lungo raggio il risultato della controffensiva sarebbe stato diverso. “Il problema rimane sfondare la principale linea difensiva russa, e non ci sono prove che questi sistemi sarebbero stati una panacea”, hanno affermato.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa americano, generale Mark Milley, nei giorni scorsi ha ricordato che già “un paio di mesi fa ho detto che questa offensiva sarebbe stata lunga e sanguinosa, ed è esattamente quello che è: lunga, sanguinosa, lenta e molto, molto difficile“. Riguardo agli obiettivi, il generale ha affermato che Kiev sta comunque avendo successo nel logorare le forze russe: “Hanno subito molte perdite, il morale non è al massimo”.

L’Ucraina ha lanciato la controffensiva all’inizio di giugno, sperando di replicare il successo ottenuto lo scorso autunno nella regione di Kharkiv. Ma nella prima settimana di combattimenti, l’Ucraina ha subito gravi perdite contro le difese ben preparate della Russia, nonostante disponesse di una serie di attrezzature occidentali di recente acquisizione, tra cui i veicoli da combattimento Bradley degli Stati Uniti, i carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca e i veicoli specializzati nello sminamento.

L’Ucraina ha scelto di arginare le perdite sul campo di battaglia e di utilizzare una tattica che prevede l’impiego di unità più piccole per avanzare in diverse aree del fronte. Il risultato è stato che l’Ucraina ha ottenuto guadagni incrementali in diverse sacche nel corso dell’estate. Di recente, Kiev ha dedicato più riserve al fronte, tra cui unità Stryker e Challenger, ma non è ancora riuscita a sfondare la linea difensiva principale della Russia.

Le prospettive non entusiasmanti, comunicate ad alcuni repubblicani e democratici di Capitol Hill, hanno già alzato la tensione tra i parlamentari all’interno di riunioni a porte chiuse. Alcuni repubblicani si oppongono alla richiesta del Presidente Biden di dare ulteriori 20,6 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina, visti i risultati modesti dell’offensiva.

Altri repubblicani e, in misura minore, hanno rimproverato all’amministrazione di non aver inviato prima all’Ucraina armi più potenti. I funzionari statunitensi respingono le critiche secondo cui i jet da combattimento F-16 o i sistemi missilistici a più lungo raggio come l’ATACMS avrebbero portato a un risultato diverso.

I funzionari statunitensi hanno detto che il Pentagono ha raccomandato più volte all’Ucraina di concentrare una grande massa di forze su un unico punto di sfondamento. Anche se l’Ucraina ha optato per una strategia diversa, i funzionari hanno detto che è stata una decisione di Kiev, dato il profondo sacrificio che le truppe ucraine stavano facendo sul campo di battaglia.

Giovedì il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha riconosciuto la lentezza della controffensiva ucraina, ma ha affermato che Kiev non smetterà di combattere fino a quando non avrà riconquistato tutto il territorio. “Non ci interessa quanto tempo ci vorrà”, ha dichiarato all’agenzia di stampa Agence France-Presse. Ha incoraggiato i critici dell’offensiva ad “andare ad unirsi alla legione straniera” se vogliono risultati più rapidi. “È facile dire che si vuole che tutto sia più veloce quando non si è lì”, ha ribadito. I funzionari ucraini hanno riferito che i tempi dipendono dalla velocità con cui le forze riescono a penetrare nei campi minati – un processo difficile che ha messo a dura prova le risorse militari per lo sminamento in un’ampia fascia di territorio. Secondo gli analisti, le sfide che l’Ucraina ha dovuto affrontare sono molteplici, ma quasi tutti concordano sul fatto che la Russia ha superato le aspettative per quanto riguarda la sua abilità nel difendere il territorio occupato.

Gli ucraini hanno riversato per mesi enormi risorse su Bakhmut, tra cui soldati, munizioni e tempo, ma hanno perso il controllo della città e hanno ottenuto solo modesti guadagni nella conquista del territorio circostante. Sebbene i combattimenti ravvicinati in trincea siano diversi a Bakhmut rispetto al problema delle mine nel sud, l’attenzione ha lasciato alcuni membri dell’amministrazione Biden preoccupati che l’eccessivo impegno a est possa aver eroso la potenza della controffensiva nel sud. La nuova valutazione dell’intelligence si allinea con una previsione segreta degli Stati Uniti di febbraio, che indica che le carenze di equipaggiamento e di forza potrebbero significare che la controffensiva sarà “ben lontana” dall’obiettivo dell’Ucraina di tagliare il ponte terrestre verso la Crimea entro agosto.

Un funzionario della difesa ha anche detto che l’Ucraina potrebbe continuare la controffensiva durante l’inverno, quando tutto, compreso tenere i soldati al caldo e riforniti di cibo e munizioni, diventa molto più difficile. Ma questo dipenderebbe da diversi fattori importanti, come la quantità di riposo di cui le truppe hanno bisogno dopo una dura stagione di combattimenti. Dipenderà anche dalla quantità di equipaggiamento specializzato e di abbigliamento per le stagioni fredde che avranno a disposizione, ha detto il funzionario della difesa.

Mosca però potrebbe essere più performante durante le operazioni militari invernali: “È risaputo che i russi sono in grado di combattere in condizioni di freddo”, ha enfatizzato il funzionario.

Subscribe to our newsletter!

Intelligence Usa al WP: “Controffensiva ucraina non efficace di quanto sperato da Kiev”

| INTELLIGENCE |