Le vie del calciomercato sono infinite. E passano tutte o quasi dall’Hotel Melià di Milano. A poco più di 24 ore dal gong finale giornalisti, operatori, addetti ai lavori e curiosi hanno affollato la struttura milanese, sede ufficiale delle ultime frenetiche trattative prima della chiusura della sessione estiva, fissata per le 23 di domani. Poi, sarà solo il campo a parlare. Nel frattempo però, tanto le ‘piccole’ quanto le big sono al lavoro per provare a piazzare il colpo last minute.Tra queste c’è sicuramente l’Inter, alla ricerca di un ultimo tassello da inserire nel reparto arretrato. Il workshop organizzato da Adise, l’Associazione Italiana Direttori Sportivi, sul ruolo del direttore sportivo nel calcio moderno, svoltosi proprio nel lussuoso albergo meneghino, è stata l’occasione per vedere insieme sotto lo stesso tetto Walter Sabatini e Piero Ausilio, rispettivamente coordinatore dell’area tecnica di Suning e ds nerazzurro. La coppia dell’Inter sta provando a fare un ultimo regalo a Luciano Spalletti al termine di una campagna acquisti “pragmatica”, come hanno ribadito entrambi. “Siamo in linea con gli impegni presi, potrà non piacere ai media ma stiamo cercando di fare le cose fatte bene – ha sottolineato Ausilio – Abbiamo costruito una squadra seria, che può fare buone cose in questo campionato”. L’obiettivo dichiarato è quello di “rientrare il più presto in Champions League visto che è tanto tempo che non ci siamo”. Se il direttore sportivo dell’Inter non si è sbilanciato sulle ultime mosse (“non cambieremo tanto per cambiare”) , qualche indicazione in più è arrivata dal suo alter ego Walter Sabatini, che tra una battuta e l’altra ha ammesso che per Yann Karamoh, giovane attaccante esterno del Caen da tempo inseguito dagli 007 nerazzurri, “c’è qualche difficoltà”. Nonostante la coperta corta l’Inter potrebbe restare così anche in difesa. “Mustafi è un giocatore dell’Arsenal, abbiamo fatto un tentativo ma abbiamo delle risorse interne che ci permettono anche di non prendere un difensore centrale in più – ha assicurato l’ex dirigente della Roma – Abbiamo la possibilità di riciclare qualche giocatore in quel ruolo. Schick? L’ho scoperto io, avremmo voluto prenderlo, poi abbiamo rinunciato per nostri motivi”.Con l’arrivo di Benedikt Howedes, ufficializzato in serata, può dirsi invece chiusa la campagna acquisti della Juventus. Lo ha annunciato l’amministratore delegato dei bianconeri Beppe Marotta, presidente di Adise e anch’egli presente al Melià. “Non andremo oltre – ha sottolineato – L’organico messo a disposizione di Allegri è quello che serve per raggiungere gli obiettivi prefissi”. Non arriverà quindi un nuovo centrocampista, anche perché le condizioni di Khedira, infortunatosi in nazionale, non preoccupano. “Non è nulla di grave, ha un’infiammazione al ginocchio – ha rivelato l’ex dirigente della Sampdoria – Sarà curato nel modo giusto e potrà riprendere quanto prima”. Anche il tira e molla con l’Atalanta per Spinazzola è destinato a concludersi con un nulla di fatto. “Io lo definisco un caso umano, perché credo che ogni ragazzo che gioca a calcio lo fa con il sogno che poi spera si avveri di indossare la maglia di cui è tifoso o con cui è cresciuto calcisticamente – ha evidenziato Marotta – Leonardo ha oggi questa opportunità di indossare la nostra maglia, ma forti di un impegno con l’Atalanta in questo caso non è fattibile”. Quindi, una ‘carezza’ al giocatore e un ‘pugno’ al Papu Gomez, che proprio ieri su Instagram ha scaricato l’esterno degli orobici. “Da una parte invito Spinazzola ad avere calma e tranquillità perché la fiducia che ha in lui la Juventus vale anche l’anno prossimo – ha assicurato Marotta – Dall’altra invito Papu Gomez ad essere più responsabile perché certi messaggi vanno interpretati e non solo letti, e l’interpretazione è quella di un capitano di una squadra che richiama il proprio compagno a qualcosa che non ha fatto”. Il mancato arrivo di Spinazzola blocca la trattativa in uscita di Asamoah, che aveva trovato un’intesa con il Galatasaray. “Ho sempre detto che quando un giocatore manifesta la volontà di andar via cerchiamo di accontentarlo, solo che questa richiesta è arrivata al fotofinish di mercato – ha concluso Marotta – Quindi non eravamo nelle condizioni di sostituirlo, non lo siamo oggi ancora. Forse domani lo saremo, non lo so. Però sono certo che Asamoah, che è un bravissimo ragazzo, nel momento in cui rimarrà con noi riuscirà a trovare la carica giusta.