Il segretario del Supremo consiglio di sicurezza nazionale, Ali Shamkhani, ha affermato che i recenti tentativi degli Stati Uniti per far naufragare l’accordo sul nucleare iraniano (noto anche come Piano globale d’azione congiunto, Jcpoa) sono illegali e che l’intesa non può essere rinegoziata in nessuna circostanza. Sottolineando che l’accordo soddisfa le richieste minime dell’Iran, ha fatto notare l’incapacità degli Stati Uniti di adempiere ai propri obblighi affermando che anche se l’Iran ha rispettato pienamente i propri impegni, gli Stati Uniti e anche l’Europa non hanno rispettato alcuni dei loro impegni.
Secondo Shamkhani “i discorsi sulla revisione del Jcpoa non sono altro che dichiarazioni ingannevoli risultanti dall’illusione del presidente degli Stati Uniti (Donal Trump)”. Infine il segretario del Supremo consiglio di sicurezza nazionale ha dichiarato che il sistema missilistico iraniano è il risultato dell’esperienza di otto anni di guerra tra Iran e Iraq (1980-1988) e del desiderio della nazione iraniana di difendersi da qualsiasi aggressione. “Il programma missilistico proseguirà come parte della politica di deterrenza contro le minacce” esterne, ha concluso Shamkhani.