Con una mossa sorprendente la scorsa settimana, le autorità iraniane hanno arrestato nella regione del Caucaso una giornalista russa, accusata di spionaggio per conto di Israele. In seguito hanno accettato di rilasciarla dopo le pressioni diplomatiche dalla Russia. Ma la mossa ha sorpreso gli osservatori, perché l’Iran raramente compie azioni non gradite a Mosca.
La persona in questione è Yulia Yuzik, una giornalista di 38 anni con una notevole esperienza nella regione russa del Caucaso. I suoi articoli sulla situazione della sicurezza nel Caucaso sono stati pubblicati in diversi punti vendita russi e occidentali. Ha anche scritto numerosi libri sulla militanza islamista nel Caucaso russo, che sono stati tradotti in diverse lingue straniere, tedesco, italiano e francese.
Nel 2017, Yuzik ha trascorso diversi mesi in Iran poiché lavorava su una serie di storie. È tornata in Russia prima di tornare in Iran il 29 settembre di quest’anno, secondo quanto riferito “per un viaggio privato”. Secondo i resoconti dei media, Yuzik intendeva incontrare un certo numero di giornalisti iraniani con cui ha lavorato nel 2017. Tuttavia, all’atterraggio presso l’Iran International Imam Khomeini Airport, Yuzik è stata bloccata e le è stato confiscato il passaporto senza spiegazioni. Giovedì scorso è stata arrestata nel suo hotel nel centro di Teheran da membri del Corpo della Guardia Rivoluzionaria Iraniana (IRGC).
I famigliari della Yuzik, preoccupati dal silenzio della giornalista hanno chiesto l’intervento dell’Ambasciata russa a Teheran. La famiglia di Yuzik ha affermato che la congiunta è accusata di aver raccolto informazioni per il Mossad, il servizio di spionaggio israeliano. Secondo i resoconti dei media russi, le accuse contro Yuzik hanno colto di sorpresa i diplomatici russi, dato che Yuzik non ha alcun legame apparente con Israele, né ha un visto di viaggio per entrare in quel paese. Secondo quanto riferito, ha trascorso alcuni giorni lì nel 2004 mentre scriveva una storia sulle forze di difesa israeliane per il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda.
La famiglia di Yuzik ha riferito all’ambasciata russa che la giornalista sarebbe dovuta comparire, sabato, in un tribunale di Teheran. L’ambasciata russa ha tenuto una conferenza stampa ai giornalisti venerdì, affermando che il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore iraniano a Mosca per lamentarsi dell’arresto di Yuzik. Quindi, all’inizio di sabato, Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo a Mosca, ha annunciato che Yuzik sarebbe stata rilasciata presto.