Il Presidente iraniano, Hassan Rohani ha risposto alle provocazioni di Trump sulle sanzioni da aumentare all’Iran: “basta con minacce e sanzioni o riprenderemo in poche ore il programma nucleare portandolo a un livello molto più avanzato rispetto a quello del 2015”. Oggi ha confermato il pensiero di Rohani l’autorevole direttore dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica (Aeoi), Ali Akbar Salehi che ha dato i dettagli della risposta. In caso di annullamento o di violazione dell’accordo sul nucleare da parte degli Stati Uniti, ha detto il direttore dell’Aeoi, “l’Iran potrebbe aumentare al 20% l’arricchimento dell’uranio in soli cinque giorni”. Salehi ha anche indicato l’impianto nucleare di Fordo come sito in grado di poter far partire l’arricchimento in tempi così brevi. “Sicuramente non siamo interessati a una cosa del genere – ha poi continuato il direttore dell’Aeoi – Siamo impegnati in questo accordo e siamo fedeli a quanto è stato sottoscritto”. Purchè, ovviamente, il rispetto sia reciproco, in quanto per Salehi “la priorità dell’Iran è preservare l’accordo nucleare, ma non a qualunque prezzo”. “Siamo riusciti a stabilizzare l’impianto di Fordo secondo quanto stabilito dall’accordo sul nucleare”, ha continuato Salehi ricordando che “la conservazione della struttura di Fordo è stato uno dei punti di forza dell’intesa”. In base all’accordo sul nucleare del luglio 2015, che ha posto fine alle sanzioni, l’Iran attualmente si è impegnato ad arricchire l’uranio a meno del 5% per scopi esclusivamente pacifici. Le ispezioni hanno sempre finora dimostrato il pieno rispetto iraniano all’intesa, ma Trump ha più volte minacciato di non voler mantenere questo accordo firmato da Obama e ritenuto penalizzante per gli Usa. Per Salehi, però, non ci sono dubbi: “ogni violazione dell’accordo nucleare equivale a una violazione della logica politica internazionale”. Il direttore dell’Aeoi ha quindi rimarcato che “l’Iran è ancora impegnato nello sviluppo del suo know-how nucleare e nella ricerca delle sue applicazioni in settori diversi come l’agricoltura, l’industria e l’assistenza sanitaria”. Tra i progressi nel comparto Salehi ha ricordato che, con il contributo della Russia, sono state costruite due centrali nucleari a Bushehr, mentre sono stati effettuati “grandi passi anche per sviluppare sistemi di propulsione nucleare”. Sulla questione dell’accordo nucleare era intervenuto ieri anche il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, confermandone “l’importanza primaria”. “Continueremo nel nostro impegno di dialogo positivo con il mondo”, aveva detto Zarif, rimarcando la necessità di impedire agli Stati Uniti di violare questo accordo internazionale a spese dell’Iran. Ne risentirebbe l’intera area e il processo di avvicinamento tra Usa e Iran nel settore del nucleare.