L’Iran possiede una “forza aerea molto forte” nonostante le limitazioni imposte al paese dagli Stati Uniti dalla rivoluzione islamica del 1979. Lo ha dichiarato due giorni fa la guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, durante una riunione dei comandanti e del personale dell’aeronautica militare.
“Dalla rivoluzione del 1979 l’obiettivo degli Stati Uniti e’ stato quello di impedirci di avere una forza aerea forte. Ma guardateci ora. Siamo riusciti a costruire aerei interamente prodotti in Iran. Abbiamo trasformato le pressioni degli Stati Uniti in una opportunità’“, ha dichiarato Khamenei, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa “Ima”, pubblicata in Italia dall’agenzia Nova.
Prima del 1979, l’aviazione iraniana si basava prevalentemente su velivoli di produzione statunitense. Gli aerei F-4D/E Phantom II, F-5A/B e F-HATomcat costituivano la spina dorsale della potenza aerea dell’Iran durante il governo dello Shah Mohammad Reza Palliavi. Questo arsenale, tuttavia, durante gli anni ha iniziato ad assistere ad un progressivo deterioramento a causa della logorante guerra contro l’Iraq, durata ben 8 anni, e alle sanzioni degli Stati Uniti che hanno impedito a Teheran di ottenere pezzi di ricambio e aggiornamenti. Teheran, negli anni ’80, ha cercato di procurarsi le prime varianti di armamenti sovietici, come i caccia Su-24, Su-25 e Mig-29, cosi’ come il caccia di fabbricazione cinese J-7. I nuovi velivoli non reggono il confronto con gli assetti da guerra dei paesi rivali del Golfo (F-15, F-16, Mirage 2000, Eurofighter Typhoons) e soprattutto con lo Stato di Israele, che oggi dispone anche del caccia di ultima generazione F-35. L’Iran ha un vasto territorio con estese aree montuose che ostacolano la copertura radar, situazioneche si combina all’obsolescenza di gran parte dei suoi velivoli.
Per ovviare a tali carenze, Teheran ha investito in difese aeree terrestri supportate da reti C4ISR. Teheran ha inoltre acquistato il sistema di difesa aerea russo a corto-medio raggio TOR e l’S-300 PMU-2 (missile terra-aria) per rafforzare la capacità di intercettazione stratificata. Tuttavia, l’abbattimento da parte di un missile del sistema Tor del velivolo 752 della Ukraine International Airlines avvenuto lo scorso 8 gennaio poco dopo il decollo dall’aeroporto di Teheran ha rivelato gravi lacune nell’addestramento, nella prontezza al combattimento, nella rete di comando e controllo e nella disciplina generale delle forze di difesa aerea.
La vera forza militare dell’Iran è incentrata pertanto sulle capacità di guerra asimmetrica, sviluppate per compensare le carenze convenzionali. Le risorse asimmetriche di Teheran includono missili balistici e da crociera, piattaforme navali veloci e flessibili per condurre una guerra di attrito nelle acque del Golfo Persico e nel Mar Rosso.
L’Iran mantiene un vasto inventario di missili balistici a propellente liquido e solido di corta gittata (fino a 1.000 chilometri) e media (tra 1.000 e 3.000 chilometri). Il suo programma di vettori di lancio spaziali sta però consentendo all’Iran di sviluppare il necessario know-how per la produzione di missili balistici a portata intercontinentale con una gittata di 5.500.