Facendo un enorme favore al presidente Usa Donald Trump, che non perde occasione per attaccare, a parole, l’Iran, il nuovo ministro della Difesa di Teheran, il generale Amir Hatami, ha annunciato che la priorità della Repubblica Islamica è accelerare il programma missilistico ed esportare queste armi nei Paesi vicini alleati, Siria in primis. “Nel settore della difesa, specialmente per quanto riguarda i missili, abbiano un piano per dare nuovo impulso alla potenza missilistica iraniana. A dio piacendo le capacità di combattimento dei missili balistici e di crociera iraniani crescerà” ha dichiarato Hatami, nominato dal presidente ‘islamico pragmatico’ lo scorso mese, aggiungendo che Teheran punterà ad esportare queste armi “per prevenire una guerra”. Facendo riferimento indiretto a quanto accaduto a Libia e all’Iraq, prive di atomiche e difese missilistiche valide, Hatami ha concluso: “Ovunque un Paese diventa debole, altri sono incoraggiati a colpirlo, ovunque sarà necessario esporteremo armi per aumentare la sicurezza della regione e prevenire guerre”. Hatami è il primo ministro della Difesa scelto tra le file delle forze armate regolari iraniani e non dai Pasdaran (i guardiani della rivoluzione) in più di vent’anni.