Si moltiplicano nel Kurdistan iracheno le accuse contro il presidente Massud Barzani di avere fatto precipitare la crisi con le autorità centrali di Baghdad insistendo per tenere il referendum sull’indipendenza curda nonostante l’opposizione della comunità internazionale. Un ex membro dell’Alto consiglio per il referendum, Abdullah Warty, ha affermato che Barzani tenne nascosta una lettera inviatagli dal segretario di Stato americano Rex Tillerson in cui venivano avanzate una serie di proposte di mediazione per evitare la consultazione. Secondo Warty, “il Consiglio non vide la lettera, inviata due giorni prima del referendum”, che conteneva garanzie, alternative e proposte di meccanismi per affrontare la questione delle aree contese tra Baghdad ed Erbil. Invece, afferma ancora l’ex membro del Consiglio per il referendum, Barzani disse che la missiva “non conteneva alternative o garanzie per i curdi, eccetto alcune raccomandazioni e proposte di poco conto.