Secondo quanto riportato dall’Agenzia NOVA, l’Alta commissione elettorale e per il referendum del Kurdistan iracheno ha annunciato che le elezioni presidenziali e parlamentari previste il primo novembre prossimo saranno temporaneamente rimandate in seguito agli ultimi sviluppi nella regione. In un comunicato pubblicato a due settimane dalla data del voto, la commissione dichiara di aver interrotto i preparativi per l’appuntamento elettorale, aggiungendo che non ci sono candidati per le elezioni e il parlamento deciderà un’altra data nei prossimi giorni.
Nel frattempo, il Consiglio giudiziario supremo dell’Iraq ha spiccato un mandato d’arresto contro il vicepresidente curdo Kosrat Rasul, accusato di istigazione alla violenza contro le Forze armate federali. A ddare la notizia è stato un portavoce del Consiglio, Abdul Sattar Berkdar. “La Corte d’inchiesta di Al Rusafa (quartiere di Baghdad situato sulla sponda orientale del fiume Tigri) ha emesso un mandato d’arresto contro Kosrat Rasul dopo le sue recenti dichiarazioni che definivano come “forze di occupazione” gli uomini dell’esercito e della polizia federale nella provincia di Kirkuk. La Corte ha giudicato queste umilianti affermazioni come un incitamento alla violenza contro le forze armate; il mandato di arresto e’ stato spiccato conformemente all’articolo 226 del Codice penale iracheno”, ha detto Berkdar.
A meno di un mese dal controverso referendum sull’indipendenza della regione autonoma del Kurdistan iracheno, le forze di sicurezza di Baghdad hanno ripreso il controllo tra domenica e lunedì della provincia di Kirkuk e di altre aree contese con Erbil. L’ufficio stampa dell’esercito iracheno ha annunciato che la prima fase dell’operazione lanciata nella provincia di Kirkuk domenica sera si e’ conclusa lunedì pomeriggio alle ore 16. L’operazione per l’imposizione della sicurezza, come è stata chiamata, ha permesso alle forze irachene di prendere il controllo di diversi villaggi intorno a Kirkuk, della base militare K1, dell’aeroporto e di altre aree della provincia da dove si sono ritirati i Peshmerga curdi.