Nel corso della seduta di oggi del parlamento iracheno, presieduta dal sunnita Salim al Jubouri, i deputati hanno votato la legge di bilancio del 2018. L’approvazione è arrivata nonostante l’ostruzionismo dei deputati curdi. Erano 178 i parlamentari presenti oggi a Baghdad. L’ostruzionismo dei deputati curdi al parlamento di Baghdad durante l’approvazione della legge di bilancio per il 2018 è un atto irresponsabile, che può danneggiare seriamente gli interessi del popolo iracheno e minare il lavoro del governo. Lo ha affermato Saad al Hadithi, portavoce del primo ministro iracheno Haider al Abadi. Le dichiarazioni del funzionario giungono a seguito del boicottaggio attuato in questi giorni da parte dei parlamentari curdi di Baghdad durante il voto della finanziaria 2018. Durante l’approvazione del provvedimento, i rappresentanti della minoranza curda sono, infatti, usciti dall’aula parlamentare in segno di protesta contro la riduzione della quota del bilancio federale destinata al Kurdistan iracheno. Nella legge finanziaria per il 2018, gli stanziamenti per la regione curda scendono, infatti, dal 17 al 12,67 per cento del bilancio federale.
A fronte dell’ostruzionismo da parte dei rappresentanti curdi, Al Hadithi ha invitato il parlamento iracheno ad assumersi le proprie responsabilità, invitando i deputati ad accelerare le procedure di voto per permettere al governo di garantire i servizi alla popolazione. “Deploriamo profondamente il ripetuto abbandono dell’aula (da parte dei curdi) che mira a far mancare il quorum e ad impedire l’approvazione del bilancio senza prestare attenzione alle conseguenze dell’ostruzionismo”, ha affermato Al Hadithi. Il portavoce di Abadi ha aggiunto: “Mettiamo in guardia dalle gravità dei continui ritardi nell’adozione del bilancio e dal loro impatto negativo sugli interessi del popolo, sull’economia e sui servizi”.
Il primo marzo, il parlamento iracheno e’ riuscito ad approvare 12 dei 48 articoli che compongono la legge finanziaria per il 2018. Tra le disposizioni approvate, l’articolo 10 prevede che il governo regionale curdo si impegni a esportare 250 mila barili di greggio dagli impianti sul suo territorio, sotto la supervisione della compagnia statale irachena per la commercializzazione del petrolio (Somo). Inoltre, i fondi per le milizie curde dei Peshmerga faranno parte degli stanziamenti per l’esercito iracheno. La legge di bilancio per il 2018 prevede poi che le autorità di Erbil effettuino una revisione delle esportazioni di greggio da Kirkuk tra il 2014 e il 2017. Ultimato il calcolo, prevede la finanziaria, la provincia di Kirkuk dovrà ricevere la sua quota di entrate petrolifere registrate nel periodo di riferimento e attualmente depositate presso la Banca del Kurdistan. Al termine della seduta di ieri, l’approvazione della legge di bilancio per il 2018 e’ stata aggiornata dal parlamento iracheno al 4 marzo.