Prima rappresaglia diplomatica della Turchia al referendum sull’indipendenza del Kurdistan iracheno, approvato ieri con un plebiscito. Ankara ha intimato al rappresentante del Partito democratico del Kurdistan (Pdk) del presidente Massud Barzani, Omer Merani, di “non tornare” da Erbil, dove si trova al momento.
Lo ha reso noto il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, precisando che “da ora in poi” l’unico interlocutore diplomatico per il suo Paese sarà il governo centrale di Baghdad. “Le esercitazioni militari in corso (al confine con il nord Iraq, ndr) significano che sosteniamo l’integrità territoriale dell’Iraq” e che “daremo sostegno al suo mantenimento se l’Iraq farà una richiesta in tal senso”, ha aggiunto Cavusoglu, spiegando che ulteriori possibili sanzioni contro Erbil sono allo studio del governo di Ankara.