Gli Stati Uniti intendono posizionare quattro nuove basi militari in diverse aree nella provincia irachena dell’Anbar. Lo scrive l’agenzia di stampa italiana Nova riprendendo il quotidiano kuwaitiano “Al Watan”, citando fonti dell’intelligence. “Le forze statunitensi stanno progettando quattro basi militari in diverse aree della provincia di Anbar per ragioni non chiare”.
Nel caso in cui il progetto dovesse andare in porto, il numero delle basi Usa nella zona salirebbe a nove. Al Anbar è il più esteso governatorato dell’Iraq e comprende gran parte del territorio occidentale del paese, confinando con la Siria, la Giordania e l’Arabia Saudita. La provincia è considerata una roccaforte della minoranza sunnita irachena e durante i primi anni dell’operazione statunitense Iraqi Freedom ha rappresentato una base importante per al Qaeda e altri gruppi di insorti. La fonte ha aggiunto che le nuove basi dovrebbero essere realizzate nell’area di Camp Tariq a Fallujah, nel sotto-distretto di al Baghdadi, nel distretto di Haditha, e nel distretto di Buji ad ovest della città di Ramadi. “Queste basi saranno dotate di sistemi militari avanzati”, ha precisato ancora “Al Watan”. La sua conformazione geografica e la morfologia dell’Anbar caratterizzata da vasti deserti l’ha resa un territorio ideale anche per lo Stato islamico, permettendo il trasferimento di uomini attraverso il confine con la Siria per poter compiere attacchi nel cuore dell’Iraq consentendo l’occupazione di città come Ramadi, capoluogo provinciale, e Fallujah, distanti solo 100 chilometri da Baghdad. Nel frattempo, una fonte della sicurezza locale ha confermato ad “Agenzia Nova” che consulenti statunitensi avrebbero effettivamente iniziato ad studiare la possibilità di aprire nuove strutture nel paese arabo insieme alle forze anti-terrorismo irachene a partire dal mese di aprile.