Israele bombarda solo siti militari in Iran

di Emanuela Ricci

L’operazione, precisa e mirata dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha avuto inizio intorno alle 2 del mattino (ora locale iraniana) e si è conclusa poco prima dell’alba. Israele ha dichiarato di aver colpito impianti di produzione di missili e sistemi di difesa terra-aria iraniani, confermando che tutti i suoi velivoli sono rientrati in sicurezza. “Se il regime iraniano dovesse intraprendere un nuovo ciclo di escalation, saremo obbligati a rispondere con ulteriori misure difensive,” ha dichiarato l’esercito israeliano in una nota ufficiale. Israele ha dichiarato che l’attacco è stato realizzato senza coinvolgere infrastrutture energetiche o nucleari iraniane, in linea con le raccomandazioni della Casa Bianca. Gli Stati Uniti, infatti, avevano esortato Israele a evitare colpi che potessero danneggiare tali strutture per non provocare un’escalation regionale.

Le autorità iraniane, attraverso l’agenzia di stampa Tasnim, hanno promesso una “reazione proporzionata” a questi attacchi, sottolineando che l’Iran si riserva il diritto di difendersi da ogni aggressione. Le forze di difesa aerea iraniane sono state viste in azione per diverse ore, mentre contrastavano i missili israeliani sopra Teheran e in altre aree sensibili. Secondo le fonti iraniane, i danni riportati sono stati limitati, anche se esplosioni sono state udite vicino a basi militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam.

L’Iran ha poi temporaneamente sospeso tutti i voli interni ed esteri fino alle 9 del mattino a causa dell’attacco, ma ha confermato che le attività aeree sono riprese una volta cessata l’allerta. Anche l’Iraq, preoccupato per la sicurezza dei propri spazi aerei, ha temporaneamente sospeso i voli per poi riprenderli nelle prime ore del mattino.

Le tensioni tra Iran e Israele si sono intensificate ulteriormente dall’attacco del gruppo militante palestinese Hamas, sostenuto dall’Iran, contro Israele il 7 ottobre. L’attacco ha innescato scontri su vasta scala tra Israele e Hamas a Gaza, con il supporto dei militanti di Hezbollah, alleati dell’Iran, dal Libano meridionale. La situazione ha spinto Israele a intensificare i suoi attacchi aerei anche in Libano e Siria, colpendo obiettivi sospettati di essere collegati a Hezbollah e alle reti di supporto iraniane.

Israele aveva avvertito da settimane che avrebbe risposto a ulteriori attacchi iraniani, e l’operazione aerea di oggi è stata un chiaro segnale di questa determinazione. I funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, hanno supervisionato l’operazione dal centro di comando militare a Tel Aviv. Netanyahu ha riaffermato la posizione intransigente di Israele, sottolineando che qualsiasi attacco contro lo Stato di Israele non rimarrà impunito.

Posizione e ruolo degli Stati Uniti: sostegno e moderazione

Gli Stati Uniti, principale alleato di Israele e fornitore di armi, sono stati informati preventivamente dell’attacco ma non hanno partecipato direttamente all’operazione. Il presidente Joe Biden ha sottolineato l’importanza di limitare l’escalation e ha raccomandato a Israele di evitare colpi che potessero danneggiare infrastrutture nucleari o petrolifere in Iran. Tuttavia, Washington ha dichiarato che sosterrà Israele in caso di risposta iraniana, rafforzando le sue difese, schierando sistemi anti-missile THAAD e circa 100 soldati in territorio israeliano a supporto di tali sistemi.

Il segretario di Stato Antony Blinken, in visita in Medio Oriente per cercare una mediazione diplomatica, ha dichiarato che le azioni di Israele dovrebbero evitare di provocare una maggiore escalation. Al contempo, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha garantito al suo omologo israeliano che gli Stati Uniti sono pronti a intervenire per proteggere Israele e i loro partner regionali, se necessario.

La condanna dell’Arabia Saudita e le preoccupazioni internazionali

L’Arabia Saudita ha condannato fermamente l’attacco israeliano, definendolo una violazione della sovranità iraniana e delle leggi internazionali. Riyadh ha esortato tutte le parti a esercitare moderazione, invitando la comunità internazionale a impegnarsi per la de-escalation e a trovare soluzioni durature ai conflitti regionali. La posizione saudita riflette le crescenti preoccupazioni nel mondo arabo per il rischio di un allargamento del conflitto che potrebbe destabilizzare ulteriormente l’intera regione.

Subscribe to our newsletter!

Israele bombarda solo siti militari in Iran

| EVIDENZA 1, MONDO |