I media americani del calibro di Cnn e NYT hanno scritto che Biden era stato avvisato settimane precedenti l’attacco di una recrudescenza delle tensioni nel conflitto israelo-palestinese. Un report del 28 settembre scorso avvertiva che il gruppo terroristico di Hamas era pronto a intensificare gli attacchi missilistici lungo il confine. Un altro documento del 5 ottobre metteva in guardia sulla crescente possibilità di violenza da parte di gruppi di miliziani legati ad Hamas.
Il giorno prima dell’attacco 007 statunitensi hanno fatto circolare rapporti provenienti da Israele che indicavano attività insolite di Hamas. Nessuna delle valutazioni americane ha fornito dettagli tattici o indicazioni su quella che poi è stata l’operazione condotta da Hamas il 7 ottobre, precisano le fonti. Non è chiaro come sia possibile che le agenzie di intelligence israeliane e le loro controparti americane non siano riusciti a scoprire in tempo il macabro piano di Hamas.
L’intelligence Usa, scrivono i giornali americani, non ha considerato Hamas o la Striscia di Gaza una priorità. Gli 007 si sono concentrati più sulla Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Al Qaeda e Stato Islamico.
Scoperti i documenti dei piani di Hamas
Ieri le truppe israeliane hanno arrestato circa 250 terroristi. Sono stati trovati nei loro covi decine di documenti che spiegano di come l’attacco del 7 ottobre sia stato pianificato da lungo tempo. Vengono descritti nei minimi particolari gli obiettivi: uccisione di bambini, giovani, anziani e il loro rapimento. I mesi prima dell’attentato i miliziani di Hamas si sono mescolati tra la gente dei Kibbutz per studiare movimenti e luoghi d’incontro del sabato mattina, dal momento che è un tradizionale giorno di festa e che le scuole sono chiuse. Sono stati quindi individuati parchi gioco e campi sportivi dove i ragazzi di sabato erano soliti andare, così come le zone residenziali da colpire violando le abitazioni.
Il dramma dei palestinesi all’interno di Gaza
“A Gaza sono tutti scudi umani, ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Baerbock: “Entro 24 ore, per la propria sicurezza e protezione, gli abitanti di Gaza City e della parte nord devono evacuare verso il sud”.
Dopo poche ore i militari israeliani hanno, di fatto, rotto i muri di confine penetrando all’interno della Striscia per liberare l’area da potenziali terroristi e localizzare gli ostaggi: E’ iniziata la tanto annunciata offensiva di terra. L’operazione Spada di Ferro inizia, così, la sua seconda fase: dopo le 4 mila tonnellate di bombe scaricate sulla Striscia per colpire i posti di comando di Hamas, isolarne i capi, distruggere tunnel e depositi d’armi, tagliare le vie di fuga verso l’Egitto e causare danni collaterali come 1.799 morti e 6.388 feriti.
Per localizzare gli ostaggi, un’unità cyber hanno studiato immagini satellitari, incrociato dati telefonici, spiato le variazioni termiche, analizzato i movimenti sulle strade, attivato informatori: l’ipotesi è che molti rapiti stiano in normalissimi appartamenti, i cui carcerieri appartengono ai gruppi di Hamas, Jihad e Brigate Al Aqsa.
I palestinesi quelli normali, circa un milione, sono costretti a fuggire verso sud di Gaza per eviatre di essere vittime di un massacro annunciato. Questo è stato l’ultimatum di Tel Aviv.
Il portavoce della Casa Bianca, John Kirby rileva la difficoltà di spostare un milione di persone in poche ore: ” —. “Si tratta di spostare in poche ore un milione di persone in una zona di combattimenti”.
Il segretario di Stato Antony Blinken, sentite Onu e Croce Rossa, ha chiesto a Israele di creare zone di sicurezza nella Striscia per i civili, assieme a corridoi umanitari per un’eventuale uscita verso l’Egitto anche se al Cairo non sono tutti convinti di accogliere i palestinesi, sepcialmente coloro legati alla frangia dei Fratelli musulmani, notoriamente vicini ad Hamas.
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