Israele: la decisione del ritiro Usa dai territori siriani non cambia la politica israeliana, “non accetteremo presenza militare iraniana”

Israele non tollererà alcun tentativo dell’Iran di installarsi militarmente in Siria. Lo ha ribadito il premier israeliano Benyamin Netanyahu, dopo la nuova serie di raid dello Stato ebraico condotti nella notte alla periferia di Damasco.
“Non siamo pronti ad accettare un rafforzamento militare iraniano in Siria, che è diretto contro di noi – ha scritto Netanyahu su twitter – Stiamo lavorando contro (questa ipotesi) in modo aggressivo e continuativo in questi giorni”.
Poi, il premier, intervenuto ad una cerimonia di giuramento dei piloti dell’Aeronautica nel sud del Paese, ha dichiarato: “Ho detto che non saremo distratti dal fare quello che è necessario, agiremo. La decisione del presidente Donald Trump di ritirare i soldati americani dalla Siria non cambierà la nostra politica. Restiamo determinati sulle nostre linee rosse in Siria e ovunque”.
I media siriani hanno dato notizia oggi di un attacco missilistico israeliano contro un deposito di armi, attacco nel quale sono rimasti feriti tre soldati. Secondo l’agenzia di stampa Sana, che cita una fonte militare di Damasco, i missili hanno sorvolato il territorio libanese e sono stati abbattuti prima che colpissero gli obiettivi designati.
Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, ha reso noto che gli obiettivi del nuovo raid israeliano erano depositi di armi appartenenti alle Guardie rivoluzionarie iraniane ed agli Hezbollah. Differente invece la versione fornita dallo Stato ebraico secondo il quale è stata attivata la difesa missilistica in risposta ad un missile antiaereo sparato dalla Siria.

Israele: la decisione del ritiro Usa dai territori siriani non cambia la politica israeliana, “non accetteremo presenza militare iraniana”

| MONDO |