L’esercito di Israele ha subito la maggiore mole di attacchi con razzi, circa 2800 da lunedì, piu’ di quanto avvenne durante l’escalation del 2019 e durante la guerra del 2006 con Hezbollah in Libano. I militari dello Stato ebraico hanno rivendicato di aver colpito le case di diversi comandanti di Hamas e hanno accusato il movimento islamista di usare civili come scudi umani, collocandoli nei pressi delle infrastrutture militari. Colpita anche l’abitazione del capo dell’ufficio politico di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, e di suo fratello, Muhammads Sinwar, a Khan Yunis.
L’esercito israeliano ha “colpito piu’ di 1.000 obiettivi a Gaza, compresi mezzi sotterranei”, dando un “duro colpo ad Hamas” ma non ancora definitivo. A sottolinearlo il presidente Netanyahu dopo una riunione del gabinetto di sicurezza del governo, aggiungendo che sono state “abbattute le torri del terrore”, riferendosi ai grattacieli distrutti negli attacchi aerei.
Media locali palestinesi riferiscono la chiusura del valico commerciale di Kerem Shalomm, ciò ha provocato una carenza di combustibile e delle bombole di gas. Il ministero della sanità ha reso noto che la mancanza di combustibile per i generatori elettrici mette a rischio i ricoverati presso gli ospedali. Anche la rete elettrica ha subito danni ingenti a seguito dei bombardamenti cosi’ come la rete fognaria – le strade sono ricoperte da detriti ed invasi da liquami. Scarseggia in vaste aree l’acqua potabile. Migliaia sarebbero gli sfollati a seguito dei bomardamenti.
Le Nazioni Unite, l’Egitto e il Qatar starebbero negoziando una breve tregua per permettere a Gaza di rifornirsi del carburante, necessario a non rimanere senza elettricità. L’Egitto ha pertanto anticipato la riapertura del valico di Rafah, prevista per domani, per aiutare a curare i feriti, che sono piu’ di 1.200. Le compagnie straniere hanno cancellato tutti i voli su Tel Aviv almeno fino a martedi’ e le compagnie israeliane stanno organizzando voli per recuperare i connazionali rimasti bloccati all’estero.
Nel frattempo continuano le rappresaglie. A Sheikh Jarrah un’auto si e’ scagliata contro le forze di sicurezza israeliane, causando sette feriti, mentre e’ continuata quasi senza sosta la pioggia di razzi contro il Sud di Israele, comprese le località alle porte del deserto del Negev.
CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL’ONU
“Il prezzo umano di quest’ultima settimana e’ stato devastante, l’attuale ciclo di violenza deve finire”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza, sottolineando che Washington sta “lavorando instancabilmente attraverso i canali diplomatici” per la fine delle ostilità tra israeliani e palestinesi.
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, aprendo la riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza, ha avvertito che la crisi destabilizza l’intera regione e ha assicurato l’impegno per un cessate il fuoco immediato, dicendosi “profondamente turbato” dall’attacco israeliano contro il palazzo dove avevano sede media internazionali a Gaza (Associted Press e al Jazeera).
“La situazione tra Israele e Palestina e’ pericolosa, serve un immediato cessate il fuoco, la comunità internazionale deve agire”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi presiedendo la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu. “Il cessate il fuoco e lo stop delle ostilità sono le priorità piu’ urgenti”, ha aggiunto, sottolineando che la “Cina ha lavorato ad una dichiarazione del Consiglio, ma per l’ostruzionismo di un paese non abbiamo potuto adottarla”. “Chiediamo agli Stati Uniti di supportare il Consiglio nell’alleviare la situazione”.
LE REAZIONI IN ITALIA
Mercoledì il ministro degli Esteri Luigi Di Maio riferirà sarà in Parlamento per un’informativa sulla situazione in Medioriente e nel Mediterraneo. Il titolare della Farnesina sarà alle 15.45 alla Camera e alle 18.30 in Senato.
Papa Francesco ha espresso “profonda preoccupazione“, mettendo l’accento sulla inaccettabilità della morte di innocenti, soprattutto se bambini. “Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro?”, si e’ chiesto il pontefice, esortando la comunita’ internazionale a bloccare questo “crescendo di odio e violenza che costituisce una grave ferita alla fraternità’, difficile da rimarginare se non si apre al dialogo.
Manifestazioni dei palestinesi. Sono alcune centinaia i palestinesi che hanno manifestando in Largo Cairoli a Milano contro l’escalation di violenza tra Palestina e Israele. “Israele via, via. Palestina terra mia”, tra gli slogan piu’ scanditi. “Israele minaccia per l’umanità, media industria del falso”, e’ scritto sullo striscione dell’Associazione dei palestinesi d’Italia (Api). “Fermare i criminali nazisti e sionisti”, e’ scritto su un’altro. Da un camion sono diffusi canti palestinesi. Numerose le famiglie coi bambini. “Ciao a tutti compagni e compagne di tutte le religioni e nazionalita’ – scandiva un’attivista dal palco.