L’Italia entra tra le migliori otto nazionali del campionato europeo di basket. Un obiettivo probabilmente minimo ma non così scontato, visto anche il percorso che ha portato gli azzurri a disputare gli ottavi ad Istanbul. La Finlandia di Markkanen, considerato l’erede naturale di Nowitzki, resta succube dell’ottimo lavoro difensivo degli azzurri, che alla fine portano a casa il match per 70-57. Il miglior realizzatore della serata è Belinelli, che mette a segno ben 22 punti, ma non meno decisivo è Hackett, sempre nel vivo quando servono muscoli e cuore, un difensore di livello assoluto che sa prendere per mano la squadra e portarla fuori dalle secche di un gioco non sempre brillante ed efficace. Datome e “soci” tornaranno in campo mercoledì 13 per sfidare la Serbia che nella partita appena conclusa alla Sinam Erden Arena di Istanbul abbattono l’Ungheria, con il punteggio di 86-77. L’Italia sarà avvantaggiata da un giorno in più di riposo, particolare non trascurabile in un torneo che, visti i ritmi da sostenere, rischia di sfinire nel fisico e nella mente i protagonisti in ballo.
Marco Belinelli commenta così al termine della gara: “Abbiamo giocato tutti una grande partita, siamo stati presenti dall’inizio sia in attacco che in difesa. Dobbiamo essere tutti e 12 aggressivi, siamo una buona squadra in difesa e lo si è visto anche oggi. Speriamo di continuare così. La mia partita? Volevo essere aggressivo come sempre, cerco di far capire che bisogna esserlo usando la testa e facendo le cose giuste. Oltre alla difesa, è andato bene il movimento della palla: è stato positivo aver cercato sempre l’uomo libero”.
Soddisfatto per la presenza numero 100 in Nazionale, anche Daniel Hackett che afferma: “Un’altra buonissima prova di tutti i ragazzi dello spogliatoio, difendere contro questa squadra talentuosa in attacco e tenerla a 57 punti era quello che volevamo fare. Abbiamo avuto un momento di difficoltà quando sono rientrati ma siamo stati ancora una volta compatti. La mia gara? Ci metto grinta, cuore e voglia: sono un giocatore che si scalda quando le partite diventano fisiche”.
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