(di Massimiliano D’Elia) Il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha incassato il sostegno di Donald Trump e di Vladimir Putin con un solo colpo. Al vertice di Palermo il prossimo 12 e 13 novembre, per il dossier Libia, si sta alzando il rango dei partecipanti. La Russia ha confermato la partecipazione del premier russo Medvedev, ovvero del potente ed influente ministro degli esteri Sergey Lavrov, la Germania del cancelliere Angela Merkel ed addirittura il generale Kalifa Haftar, secondo il quotidiano libico Al Wasat, potrebbe essere presente al vertice. Gli Stati Uniti protenderebbero per il capo del Dipartimento di Stato Mike Pompeo, molto dipende dal livello del rappresentante del Cremlino.
Per quanto riguarda, invece, i timori della Commissione europea sul debito pubblico italiano, anche in questo caso Stati Uniti e Russia non hanno escluso la possibilità di acquistare titoli di stato italiani. Insomma l’Italia è al centro di qualcosa di più grande. Molto dipende dalla sua posizione geografica. L’Italia è la più grande portaerei Usa nel mediterraneo. L’Italia è fondamentale per le sorti di Eurolandia. L’Italia è il grimardello della Russia per entrare nei meccanismi Ue e Usa per mitigare l’effetto delle sanzioni economiche ed è un ottimo ponte per trasportare il gas russo.
L’importanza geopolitica dell’Italia sta uscendo a galla, ma era già nota ai tempi della guerra fredda, dove il Bel Paese era al centro del conflitto di forza dei due blocchi contrapposti.
I paesi Ue non hanno dubbi sull’importanza dell’Italia ma non vogliono ammetterlo pubblicamente. Nonostante il “pesante” veto alla manovra economica italiana, cercano di stemperare i toni.
Da Berlino il portavoce del governo federale Steffen Seibert è stato diplomatico, esortando al dialogo costruttivo
“Noi sosteniamo la Commissione nel suo lavoro, questo è il suo ruolo. Il mantenimento delle regole del Patto di Stabilità, e solide finanze pubbliche: questi sono importanti presupposti per quello che vogliamo tutti, e cioè uno sviluppo positivo e sostenibile dell’economia per i cittadini”.
A Der Spiegel il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha preannunciato, “nei prossimi giorni faremo altre domande sulla legge di bilancio quando incontrerò il premier Giuseppe Conte nelle prossime settimane”.
I prossimi passaggi sono: il 5 novembre la pubblicazione del documento economico, l’8 novembre, le probabili nuove stime economiche da parte di Bruxelles, in vista poi delle opinioni di bilancio attese per il 21 novembre. Quest’ultimo passaggio potrebbe essere propedeutico, scrive Il Sole 24 Ore, all’apertura di una procedura per debito eccessivo, in assenza di cambiamenti alla Finanziaria. Peraltro, il collegio dei commissari già riunito a Strasburgo ha valutato se aprire il giorno stesso questa procedura che si dimostrerebbe, tuttavia, a livello mediatico come una intromissione esterna difficilmente accettabile dall’opinione pubblica e che darebbe una sponda dagli sviluppi incerti ai movimenti sovranisti europei, di cui l’Italia secondo, l’ex stratega di Donal Trump Steve Bannon, ne è la capofila.