Dopo oltre due milioni di contagiati e quasi 72mila morti, in Italia arriva finalmente il Vax Day: a partire da oggi le prime 9.750 dosi del farmaco anti-Covid saranno somministrate a operatori sanitari, personale e ospiti delle Rsa.
Le fiale del vaccino sono arrivate all’ospedale Spallanzani di Roma dopo un viaggio iniziato alla Vigilia di Natale dalla fabbrica della Pfizer in Belgio ed ora sono conservate in celle frigorifere in grado di mantenere una temperatura di -75 gradi, come richiesto dalla casa farmaceutica.
Una parte di esse è stata caricata in contenitori termici a bordo dei mezzi dell’Esercito e consegnata in tutti i punti di somministrazione entro i 300 chilometri da Roma mentre le dosi destinate alle regioni più distanti sono consegnate dall’aeroporto militare di Pratica di Mare con 5 aerei nel resto d’Italia.
Un giorno speciale dedicato alle donne. Un Vax Day che vedrà le donne protagoniste: la prima a essere vaccinata a Roma sarà l’infermiera dello Spallanzani Claudia Alivernini; in Lombardia toccherà invece a due lavoratrici del Niguarda di Milano – l’operatrice socio-sanitaria Adele Gelfo e l’addetta alle pulizie Grazia Presta – e a Annalisa Malara, l’anestesista che ha scoperto il paziente uno, Mattia, all’ospedale di Codogno.
Roberto Speranza, ministro della Salute, fa sapere che si tratta di un “primo passo”, si dice contrario all’obbligatorietà del vaccino e non esclude la creazione di altre “zone rosse”. Il commissario Domenico Arcuri, in un’intervista rilasciata al Corriere, esprime fiducia e “spera di vedere la luce entro il prossimo autunno”. Più ottimista invece il coordinatore del Cts Agostino Miozzo che si aspetta “risultati tangibili in sei mesi”.