Il ministro della Difesa sottolinea il ruolo strategico del Piano Mattei e la leadership italiana come ponte tra Europa e Nord Africa per uno sviluppo sostenibile e condiviso
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha partecipato ieri a Madrid alla riunione ministeriale della Difesa dell’Iniziativa 5+5, un importante forum di cooperazione multilaterale che coinvolge dieci Paesi della regione del Mediterraneo occidentale. Nello specifico, cinque Paesi della sponda nord (Italia, Francia, Malta, Portogallo e Spagna) e cinque della sponda sud (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia) si sono riuniti per discutere di sicurezza, cooperazione e stabilità nella regione. Durante il suo intervento, il ministro Crosetto ha ribadito l’importanza strategica dell’Iniziativa 5+5 e il suo ruolo all’interno del Piano Mattei, una visione italiana mirata alla cooperazione con l’Africa per uno sviluppo condiviso e sostenibile.
Crosetto ha sottolineato come, nel 2024, l’Italia abbia posto il Mediterraneo al centro della propria strategia di cooperazione internazionale sia in termini di difesa che di sviluppo economico e sociale. In particolare, ha evidenziato come l’Italia abbia ottenuto un primato nel numero di attività svolte nell’ambito dell’Iniziativa 5+5, consolidando così il proprio ruolo di ponte strategico tra le sponde nord e sud del Mediterraneo. Questa leadership italiana ha permesso di rafforzare le collaborazioni bilaterali e multilaterali con gli altri Paesi partecipanti, migliorando il dialogo e la gestione delle sfide comuni.
Un elemento centrale del discorso è stato il riferimento al Piano Mattei, che rappresenta l’ambizione italiana di costruire relazioni più solide con i Paesi africani attraverso progetti di cooperazione mirati. Crosetto ha spiegato come il piano miri a promuovere sinergie innovative per affrontare problematiche comuni, come lo sviluppo economico, la transizione energetica, la sicurezza e l’immigrazione. L’Italia, insieme all’Unione Europea, intende così contribuire a un Mediterraneo e a un’Africa più integrati e sviluppati. Guardando al futuro, Crosetto ha anticipato che nel 2025 l’Italia intensificherà ulteriormente le sue attività nell’Iniziativa 5+5, concentrandosi su settori strategici come energia, innovazione tecnologica, cooperazione industriale e sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di creare un contesto di crescita condivisa e duratura.
Durante il suo intervento, il ministro ha affrontato anche il contesto globale attuale, definendolo “fragile e precario”, caratterizzato da un crescente livello di conflittualità con ripercussioni non solo militari, ma anche economiche, sociali e tecnologiche. Crosetto ha osservato come queste dinamiche abbiano effetti diretti e preoccupanti sul Mediterraneo, una regione storicamente cruciale, definita come la “culla dell’umanità occidentale e orientale”. Egli ha sottolineato il ruolo centrale che il Mediterraneo continua ad avere come punto d’incontro tra Europa e Africa e la necessità di sviluppare collaborazioni di lungo termine per affrontare insieme le sfide comuni, assicurando stabilità e prosperità alla regione.
A margine della riunione ministeriale, Crosetto ha tenuto un incontro bilaterale con il ministro della Difesa tunisino, Khaled Suhaili. Durante il colloquio, Crosetto ha sottolineato i forti legami storici e culturali tra Italia e Tunisia, evidenziando il livello avanzato di collaborazione tra le rispettive forze armate. Il ministro italiano ha espresso grande soddisfazione per la volontà condivisa di esplorare nuovi ambiti di cooperazione, specialmente in campo addestrativo e industriale, con progetti congiunti volti a rafforzare la sicurezza comune e contribuire alla stabilità del Mediterraneo. Ha inoltre riconosciuto la Tunisia come un partner strategico per l’Italia e per l’Europa intera, sottolineando la sua importanza nella gestione delle sfide regionali, incluse quelle legate all’immigrazione e alla sicurezza.
Dal canto suo, il ministro tunisino Suhaili ha espresso apprezzamento per il supporto concreto dell’Italia in progetti chiave per lo sviluppo tunisino. In particolare, ha menzionato la partecipazione italiana al rilancio delle zone desertiche della Tunisia, citando i progetti di Djim Maatouk e Muhaddith come esempi di successo. Inoltre, Suhaili ha ringraziato le forze armate italiane per il loro contributo nella creazione dell’istituto di formazione professionale subacquea a Zarzis, un’iniziativa fondamentale per la formazione dei giovani tunisini e per lo sviluppo di nuove competenze tecniche nel Paese.
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