(di Franco Iacch) E’ Terrormonitor su Twitter a pubblicare due vignette di una sigla pro-is non identificata con minacce rivolte all’Italia. Così come ho fatto lo scorso dicembre con numerose “minacce”, continuo a dimostrarvi la facilità con la quale chiunque può creare una vignetta del terrore. La rete, senza controllo, fa il resto conscrandola a minaccia ufficiale. Ricordo e non finirò mai di dirlo che non c’è alcun collegamento tra il nucleo centrale ed i gruppi pro-is. Tuttavia ormai non si fa alcuna distinzione a benefecio del terrore e della paura. I gruppi pro-is ricevono un’eccezionale cassa di risonanza in Europa, discreta negli USA, nulla in Israele ed in Russia. Nel momento in cui scrivo, le due vignette non sono ancora state notate dai media italiani, tuttavia si stanno diffondendo velocemente sui canali social. La cosa migliore sarebbe ignorarle o meglio, screditarle. Ne pubblico una soltanto, quella più “complicata” che allego nel testo principale. Inizierò a scomporre la foto nei messaggi. Come sempre cercherò di analizzarla nel dettaglio aiutandomi con i riferimenti visivi e senza l’ausilio di software. Questa non è una guerra informatica, ma di contenuti (ecco perchè la mia deliberata scelta di scrivere isis sempre minuscolo).