Attraccata l’Aquarius. Salvini, “non siamo più lo zerbino d’Europa”. Le reazioni di Francia e Germania

   

Nove giorni in mare, 629 le persone che erano a bordo della nave di Sos Mediterrane’, sbarcate in Spagna. I primi 274 sono arrivati all’alba a bordo di nave Dattilo della Guardia Costiera italiana, poi è arrivata la stessa Aquarius, che aveva a bordo ancora 106 persone, e infine dell’Orione della Marina militare italiana con 249 migranti.  Al molo 1 del porto di Valencia i migranti hanno ricevuto un primo screening sanitario in due grandi tendoni allestiti dalla Croce Rossa. Chi era in condizioni precarie di salute, le donne incinte e i bambini sono stati portati in ospedale mentre gli altri sono stati indirizzati nei diversi centri di accoglienza disposti dalla Generalitat valenciana in tutta la regione. Sulla banchina erano presenti 700 giornalisti da ogni parte d’Europa. Sos Mediterranee ha anche postato un video in cui si vedono i migranti sulle navi ballare ed esultare alla vista delle coste spagnole.

Benvenuti a Casa, riportano gli striscioni sulla banchina, in tutte le lingue, tranne quella italiana.

L’Italia ci ha respinto ma Dio non lo farà mai“, avrebbe detto uno dei migranti a bordo dell’Aquarius. La Ong medici senza frontiere ha avvertito che “fino a che i governi europei non si prenderanno le proprie responsabilità, Aquarius continuerà ad operare nel Mediterraneo”.

Intanto, però, il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha rivendicato il successo dello sbarco a Valencia: “Per la prima volta”, ha twittato, “una nave partita dalla Libia e destinata in Italia attracca in un Paese diverso: segno che qualcosa sta cambiando, non siamo più gli zerbini d’Europa“. “Ringrazio il Governo spagnolo“, ha aggiunto parlando ad un comizio a Seregno, “ma mi auguro che ne accolga altri 66mila e spero arrivino ad accoglierli anche francesi, portoghesi, maltesi e altri“. Un appello all’accoglienza dei migranti è stato lanciato da Papa Francesco: “Condividiamo con gesti concreti di solidarietà il cammino dei Migranti e dei rifugiati“, ha twittato a sostegno di una campagna della Caritas. Poi, all’Angelus, ha ricordato che mercoledì si celebrerà la Giornata mondiale del rifugiato che cade “nel vivo delle consultazioni dei governi per un patto mondiale” sui profughi per garantire “una migrazione sicura”. “Auspico che gli Stati coinvolti raggiungano un’intesa per assicurare con responsabilità e umanità la protezione e chi è costretto a lasciare il suo Paese”. Nelle stesse ore dell’attracco a valencia, vicino a Lampedusa i 42 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla nave da guerra americana Trenton sono stati trasferiti sulla nave Diciotti della Guardia Costiera italiana. Si tratta dei superstiti del naufragio che aveva causato la morte di altre 12 persone. Il mezzo della Guardia costiera ha ora a bordo, complessivamente, 523 migranti e una salma (un migrante deceduto, prima del trasbordo sul Diciotti. La nave, prima di raggiungere un porto ancora da definire, resterà alcune ore in acque internazionali.

La reazione in Germania e Francia

Horst Seehofer, il leader dei cristiano-sociali bavaresi, che è anche ministro degli Interni federale, si sarebbe confidato con alcuni collaboratori, non una ma due volte, secondo indiscrezioni raccolte dalla Welt am Sonntag, esprimendo forte scetticismo sulla possibilità di una prosecuzione della collaborazione con la cancelliera Angela Merkel. “Non posso più lavorare con questa donna“, avrebbe detto Seehofer, riferito a Merkel, nel corso di un vertice fra i membri Csu al governo con il capogruppo bavarese Alexander Dobrindt lo scorso giovedì a Berlino. Sullo sfondo delle tensioni senza precedenti tra Cdu e Csu vi è la politica sui migranti e in particolare la volontà di Seehofer, in quanto ministro degli Interni, di respingere ai confini tedeschi i profughi registrati in altri paesi Ue. Merkel invece vuole che questa decisione venga presa solo in accordo con gli altri stati dell’Ue e quindi vuole attendere il Consiglio europeo di fine giugno.

È “impossibile” calcolare quanti migranti dell’Aquarius saranno accolti dalla Francia, che esaminerà la situazione “caso per caso”. Lo ha detto il portavoce del governo francese, Benjamin Griveaux, ai microfoni di France 3. “Sono appena arrivati, ci vuole tempo per capire di che nazionalità siano, a che titolo chiedono asilo…”, ha spiegato Griveaux. “Vedremo quali sono le diverse situazioni e nazionalità” e “ci vuole tempo”, ha aggiunto. La Francia si è offerta di accogliere una parte dei migranti dell’Aquarius e ieri il governo spagnolo ha riferito di avere accolto questa proposta, definendola un segnale della “cooperazione” e della “solidarietà” europee necessarie ad affrontare la crisi migratoria.