Migranti,  Salvini sentirà Francia e Germania. A fine mese in Libia

La vicenda Aquarius ha acceso un riflettore sulla questione migranti che per anni ha interessato, nella realtà, solo l’Italia. La linea intrapresa dal governo italiano ha avuto, per ora,  gli effetti sperati. I Paesi del’Unione Europea hanno, a più riprese a suon di comunicati, ribadito la ferma volontà di voler trattare la questione “mediterraneo” con la necessaria e massima attenzione. In sostanza, la linea italiana avrebbe finalmente aperto gli occhi a chi fingeva di non vedere. Salvini, tuttavia, ha da subito offerto la disponibilità italiana ad accogliere donne e bambini, mentre tanti sindaci, con in testa De Magistris avevano proposto le loro città quali sede di attracco dell’Aquarius, andando in controfase alle decisioni del governo in carica. Salvini per non inimicarsi l’elettorato moderato cattolico ha anche detto che il famoso rosario lo ha sempre in tasca e che le decisioni intraprese nella vicenda sono il frutto del buonsenso e del pieno rispetto delle indicazioni degli italiani. Proprio ieri il successo alle amministrative della compagine di centrodestra hanno sempre più convinto il leader della Lega che la strada intrapresa è quella giusta, quella che gli italiani hanno espresso anche alle elezioni politiche. Sempre il Ministro dell’Interno e vice premier Salvini prima dell’incontro a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte ha detto: “Non e’ possibile che solo la guardia costiera italiana e solo la Marina militare italiana con risibile partecipazione della missione europea si faccia carico del pattugliamento e del salvataggio” dei migranti. Il punto fermo lo abbiamo messo con le Ong che fanno quello che vogliono. Poi la nostra guardia costiera e la nostra Marina militare salveranno vite, come hanno sempre fatto, pero’ gli altri Paesi europei facciano il piacere di darci una mano. Lo Stato fa lo Stato”, ha affermato il vice premier. “A me interessa che non ci siano associazioni di dubbia provenienza che prendono l’Italia per un campo profughi: noi non abbiamo mai negato il principio della solidarietà, semplicemente da questa settimana non lo esercitiamo più da soli. Siamo un Paese membro dell’Unione europea che conta decine di altri membri e quindi la giornata di oggi significa che non siamo piu’ soli. Noi facciamo il nostro com’è giusto che sia, la Spagna ha cominciato a fare il suo”. “Domani sentirò il ministro francese, il ministro tedesco e risentiremo il governo maltese che ha avuto un comportamento inaccettabile. La giornata di oggi rappresenta il fatto che non siamo più soli: c’è una responsabilità da condividere. Sono contento che nessuno si sia fatto male. Mi sono fatto carico di insulti minacce accuse di vario genere ma sono contento del fatto che il governo dopo anni di silenzio abbia alzato la testa. Entro la fine del mese conto di andare in Libia per una missione risolutiva. C’è una responsabilità da condividere e il problema va risolto al di là del Mediterraneo, in Nordafrica.

Giuseppe Conte sul proprio profilo facebook  ha commentato con soddisfazione la svolta data dalla Spagna. Le richieste dell’Italia cominciano ad essere ascoltate. Avevamo chiesto un’Europa più solidale e che il nostro Paese non fosse lasciato solo nella gestione dei flussi migratori. L’iniziativa della Spagna va proprio in questa direzione. Ringrazio i ministri Salvini e Toninelli, è grazie al loro lavoro se abbiamo raggiunto questo primo prezioso risultato. È una svolta importante: da oggi l’Italia non è più sola. Ora continuiamo a lavorare per cambiare davvero il Regolamento di Dublino. 

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