Nave Diciotti, stallo Ue e probabile bufera politica in Italia. Salvini, “pronto a dimettermi se Governo mi sconfessa”

Acque agitate sul fronte della Nave Diciotti della Guardia Costiera italiana dove a bordo ci sono ancora 150 migranti, così suddivisi: 130 eritrei, 10 migranti delle Isole Comore, sei bengalesi, due siriani, un egiziano ed un somalo. Il vertice a Bruxelles tra i vari “sherpa” dei paesi membri non ha portato alcun risultato. Il portavoce della Commissione Ue ha anche detto che le minacce italiane di non contribuire al Bilancio Ue peggiorano la situazione. Di Maio aveva palesato la questione dei 20 miliardi di euro che l’Italia non avrebbe versato, per tenere calda la vicenda e non lasciarla cadere nelle maglie burocratiche dell’Unione. Il mancato rispetto di tale versamento annuale andrebbe in contrasto con i regolamenti sottoscritti e cagionerebbe all’Italia sanzioni per aver violato uno dei principi cardini comunitari. La Farnesina è al lavoro per cercare, da sola, una soluzione. Il ministro degli esteri Moavero ha incontrato l’Ambasciatore ungherese a Roma per saggiare la disponibilità ad accogliere una parte dei migranti. Disponibilità rigettata al mittente. Matteo Salvini, tuttavia, prossimamente a Milano incontrerà il leader ungherese Orban, per fare squadra con i paesi Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia) nel rinforzare la posizione del respingimento dei migranti.

Sul piano politico il premier italiano Giuseppe Conte è stato messo all’angolo, visto che Salvini e Di Maio sono compatti sulla linea intrapresa. Solo il presidente della Camera Fico è contrario alla linea ferrea del collega di partito Luigi Di Maio.

Il Quirinale controlla a distanza la vicenda e, al momento,  non vuole intromettersi in una questione dagli sviluppi incerti che potrebbero avere effetti politici rilevanti. Il giornale sussidiario.net ha parlato di contatti tra Gianni Letta e il colle più alto di Roma. Si starebbe parlando di un appoggio esterno di Berlusconi ad un eventuale governo tecnico.

Il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, al riguardo, manda un messaggio chiaro, “se il governo mi sconfessa, sono pronto a dimettermi”, il riferimento è alla vicenda “antipatica” ancora fresca,  quando il Quirinale chiese a Conte di far scendere i migranti a Pozzallo. Le dimissioni di Salvini creerebbero una bufera politica “liquida”. Circostanza che nessuno vuole nemmeno immaginare, poiché il ritorno alle elezioni sarebbe un plebiscito per il leader leghista. Da qui la probabile scelta di un governo tecnico per traghettare il Paese durante i prossimi impegni nazionali ed internazionali (a settembre si teme un effetto speculativo dei mercati  ai danni dell’Italia a colpi di spread).

Nel frattempo la procura di Agrigento ha annunciato che il procuratore Luigi Patronaggio sarà a Roma per sentire alcuni funzionari del Viminale. Il vicepremier leghista, pero’, ha subito detto, “se questo magistrato vuole capire qualcosa gli consiglio di evitare i passaggi intermedi. Siccome c’è questo presunto sequestratore e torturatore, sono disponibile a farmi interrogare”.

L’indagine vuole accertare se sia legittima o meno la privazione della libertà personale dei profughi in assenza di provvedimenti della magistratura. Nel caso in cui, come ipotizza la Procura, sia stato commesso un reato, i magistrati, che procedono al momento a carico di ignoti, dovranno individuare i responsabili della violazione risalendo nella catena di comando a chi ha impedito lo sbarco. Da qui l’esigenza di sentire domani a Roma i funzionari del ministero dell’Interno che si sono occupati del caso.

La Diciotti ha, quindi, lanciato una nuova richiesta “di autorizzare lo sbarco dei naufraghi soccorsi per l’estrema criticità della situazione a bordo”. Salvini, al riguardo, starebbe valutando “la possibilità di procedere all’identificazione e riconoscimento dei migranti per individuare profughi veri, che sono la minoranza, dai finti profughi “.

 

 

Nave Diciotti, stallo Ue e probabile bufera politica in Italia. Salvini, “pronto a dimettermi se Governo mi sconfessa”

| ITALIA |