Massimiliano Allegri passa a Cagliari e la sua Juve può guardare al dopo-vacanze con serenità, studiando il piano-sorpasso. Quella in terra sarda era una trasferta a forte rischio inciampo, ma la Signora scesa in campo già consapevole del risultato della capolista è riuscita a fare bottino pieno di fronte ad un avversario capace di metterla a dura prova. C’è voluta la zampata vincente di Bernardeschi nella ripresa per avere ragione della squadra di Lopez, che non avrebbe affatto demeritato se si fosse chiusa con un pareggio ed invece è rimasta a bocca asciutta con la ‘beffa’ del Var silenzioso sul tocco di mano di Bernardeschi. Se il bel gioco può aspettare, soprattutto le vittorie arrivano comunque, in ogni caso dalla Sardegna Arena il tecnico può ricavare qualche nota lieta. A partire dalla serata da Superman di Szczesny, che conferma come il popolo bianconero possa dormire sonni tranquilli: il dopo-Buffon è in buone, anzi buonissimi guantoni e le prodezze su Pavoletti e Farias sono lì a dimostrarlo. La conferma della solidità della difesa e dell’ormai collaudato inserimento di Douglas Costa, autore dell’assist decisivo. E, nel complesso, la capacità di soffrire e di stringere i denti nei momenti in salita. Certo, dalla sfida di ieri sembra arrivare la conferma che i bianconeri, a differenza delle inseguitrici, compreso il Napoli, possono permettersi di non brillare nel gioco perché dispongono pure in panchina di fenomeni in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro. “È stata una partita fisica e ci siamo adattati e comunque l’importante era vincere: abbiamo chiuso questo filotto positivamente, abbiamo staccato leggermente le inseguitrici e siamo rimasti in scia al Napoli, quindi il percorso finora fatto è positivo”, ha commentato Allegri a fine gara. “I nuovi arrivati si sono ormai ambientati, sono cresciuti molto e nella seconda parte di stagione ci daranno una grossa mano. Stasera abbiamo dato una grande prova di maturità”.Allegri avrebbe potuto anche sorridere per i confortanti progressi di Dybala, al quale la traversa ha negato il gol su punizione, se lo stesso argentino non avesse alzato bandiera bianca prima del tempo. Il numero 10 bianconero si è sottoposto in mattinata a risonanza magnetica che ha evidenziato, recita il comunicato, “una lesione distrattiva ai flessori della coscia destra che, con riserve del caso legate a precocità delle indagini effettuate, può essere definita di grado lieve-medio”. Un problema che può costare alla Joya almeno un mese di stop. Dybala salterà sicuramente Genoa e Chievo, l’andata della semifinale di Coppa Italia a Bergamo, Sassuolo e Fiorentina. L’obiettivo è recuperarlo per il 13 febbraio, andata degli ottavi di Champions contro il Tottenham. Nessun ulteriore problema invece per Chiellini, che ha però dovuto subire otto punti di sutura per la ferita riportata all’arcata sopracciliare sinistra, e per Khedira, uscito anzitempo per un forte colpo subito alla testa rimediato in uno scontro con Szczesny, ma che non necessita di ulteriori controlli. Problemi di infermeria a parte, ad Allegri la sosta servirà a far rifiatare quei giocatori apparsi in debito di freschezza nelle ultime uscite: come ad esempio Higuain. Nell’attesa che dal mercato possa arrivare qualche regalo, chissà. Anche se nel pre-gara di Cagliari Beppe Marotta è stato chiaro: “La finestra di gennaio è definito di riparazione e noi, forse per fortuna o per bravura, siamo coperti in tutti i reparti. La squadra è altamente competitiva e assemblata per primeggiare in ogni ambito. Con la forza che abbiamo, l’unica preoccupazione deve essere rivolta solo a noi stessi e non agli avversari.