Oggi 15 agosto 2021, in un giorno di festa e riposo per gli italiani, i nostri militari del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), opportunamente supportati da elementi dell’Esercito, raggiungeranno la capitale afghana a bordo di un KC767 dell’Aeronautica Militare e avranno il compito di dirigere e coordinare a Kabul il rientro in Patria del personale diplomatico, dei connazionali e dei collaboratori afghani.
Il Piano di evacuazione del personale diplomatico e connazionale prevede già un volo di rientro in Italia con KC767 dell’Aeronautica Militare che arriverà in Italia il giorno 16 agosto.
Contestualmente e successivamente all’evacuazione del personale diplomatico e connazionale, proseguirà il lavoro di coordinamento del Team militare del COVI, con l’operazione Aquila Omnia, per l’evacuazione umanitaria dal territorio afghano di tutti i collaboratori afghani del Ministero della Difesa e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nel più breve tempo possibile, attraverso un ponte aereo assicurato con voli commerciali, mentre il 16 agosto e dal 17 proseguiranno con aerei KC767 dell’Aeronautica Militare.
Il dispositivo militare del Comando Operativo di Vertice Interforze rimarrà operativo presso l’aeroporto internazionale di Kabul fino all’imbarco dell’ultimo collaboratore, fino a quando le condizioni di sicurezza lo consentiranno, e lasceranno il territorio afgano con un velivolo C-130 dell’Aeronautica Militare.
Il Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini ha chiesto al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli che, con la massima urgenza, venissero evacuati il personale diplomatico dell’ambasciata Italiana a Kabul e i nostri connazionali, disponendo contestualmente l’accelerazione del trasferimento in Italia dei collaboratori afghani. Il Piano di evacuazione, per il rientro in patria del personale dell’ambasciata italiana, e dell’Operazione Aquila Omnia, che prevede il trasferimento dei collaboratori afghani e delle loro famiglie in Italia, è pianificato e diretto dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) ed eseguite dal Joint Force Headquarter (JFHQ), elemento operativo del COVI, comandato dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano.