Una vera e propria guerra tra spie al soldo di Kiev e Mosca. Il Cremlino ha affermato che l’Ucraina ha cercato di corrompere piloti di velivoli caccia russi: la proposta segreta prevedeva di far volare fino ai territori ucraini i piloti per poi arrendersi e consegnare le loro preziose macchine. In cambio ci sarebbero state tangenti per milioni di dollari.
Il servizio di sicurezza federale russo (FSB) ha dichiarato ieri di aver smascherato l’operazione ucraina supportata dall’intelligence britannica per attirare piloti russi in prima linea in Ucraina in cambio di 2 milioni di dollari e della residenza in un Paese dell’Ue.
I dettagli dell’operazione sono stati resi pubblici da canali televisivi, agenzie e siti di notizie russi: sono stati svelati messaggi e clip audio, presumibilmente appartenenti ad ufficiali dell’intelligence ucraina.
“Il nostro obiettivo è un aereo”, ha detto una voce non identificata in una registrazione. “Siamo pronti a pagare 1 milione di dollari. Se raggiungiamo un accordo, ti garantisco un altro milione di dollari”.
Il presunto piano prevedeva che i piloti russi simulassero di essere stati intercettati da caccia ucraini e guidati in un aeroporto sotto il controllo di Kiev. Il piano è stato, però, sventato perchè i piloti russi hanno rivelato il tentativo dell’approccio all’FSB.
Russia-24, un canale televisivo di Stato di Mosca, ha accusato il giornalista 55enne bulgaro Christo Grozev, che lavora per il sito investigativo Bellingcat, di essere coinvolto nel trasferimento di un anticipo ad un pilota, grazie all’aiuto degli 007 inglesi dell’MI6.
Il sito Bellingcat è noto per aver smascherato gli agenti russi che hanno cercato di avvelenare Alexei Navalny, il leader dell’opposizione russa, in Siberia nel 2020 e l’ex informatore dell’MI6 Sergei Skripal nel Regno Unito nel 2018.
Grozev ha confermato il complotto ucraino affermando di essere stato coinvolto in questa folle storia che ha visto come attori agenti triplici, passaporti e false fidanzate.
Il giornalista di origine bulgara ha affermato che lui e i suoi colleghi avevano ottenuto il permesso di filmare l’operazione ideata dai servizi di sicurezza di Kiev, dopo che l’Ucraina aveva adottato una legge introdotta ad aprile scorso che legalizzava pagamenti in contanti a favore di soldati russi arresisi con aerei, elicotteri, lanciamissili o altri armamenti pesanti.
I media russi descrivono l’operazione come un trionfo del controspionaggio, anche se Grozev ha affermato che la controoperazione russa ha rivelato l’identità di dozzine di agenti della controinformazione, i loro metodi operativi e le loro risorse sotto copertura.
Le epurazioni di Zelensky nella sua intelligence
Il generale Kyrylo Budanov è stato nominato ieri dal presidente Zelensky capo della commissione intelligence presidenziale (si occupa della pianificazione, gestione e controllo delle agenzie d’intelligence ucraine). Il generale prende il posto di Ruslan Demchenko che è sospettato di non aver fatto abbastanza contro le talpe russe infiltrate. Otto giorni fa Zelensky ha rimosso anche il capo dei servizi segreti Ivan Bakanov.
Da circa due anni circolavano voci dell’esistenza di una talpa filorussa dentro il governo Zelensky e che questa talpa era proprio Demchenko.